Le sezioni unite della S.C. hanno dichiarato inammissibile il ricorso contro i tagli dei vitalizi parlamentari. Di Maio: "280 milioni di privilegi risparmiati"

di Redazione - È inammissibile il ricorso contro i tagli dei vitalizi parlamentari. È quanto hanno deciso le sezioni unite della Cassazione bocciando il ricorso di un ex parlamentare contro il taglio deciso un anno fa dall'ufficio di presidenza della camera, che ha decurtato i vitalizi a circa 1.300 ex deputati.

I fatti

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Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione era stato presentato dal deputato An (dal 1996 al 2001), Paolo Armaroli, il quale avendo subito per effetto della delibera approvata dalla Camera un taglio del vitalizio da ex parlamentare di oltre il 44% chiedeva alla Cassazione di dichiarare la sussistenza della giurisdizione del giudice ordinario o, in subordine, di quello amministrativo.

La decisione

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Per il Palazzaccio, però, il ricorso è inammissibile, dovendosi ritenere che le controversie su attribuzione e misura dell'indennità parlamentare e degli assegni per gli ex parlamentari "non possono che essere decise dagli organi dell'autodichia, la cui previsione risponde alla medesima finalità di garantire la particolare autonomia del Parlamento". Ad ogni modo non è esclusa, si legge nell'ordinanza, "la legittimazione degli organi di autodichia a sollevare questioni di legittimità costituzionale delle norme di legge cui le fonti di autonomia effettuino rinvio".

Di Maio, risparmiati 280 milioni

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"Oggi è arrivata una bellissima notizia: la Cassazione ha bocciato il ricorso", ha esultato il vicepremier Di Maio su Facebook. "Perché sui vitalizi e sulle indennità parlamentari decidono solo gli organi dell'autodichia, a garanzia dell'autonomia del Parlamento. E gli Uffici di Presidenza delle Camere, anche grazie ai nostri portavoce, hanno deciso di tagliare questi privilegi assolutamente iniqui". Con l'eliminazione dei vitalizi, ha proseguito Di Maio, andremo a risparmiare "circa 280 milioni, tra Camera e Senato, a legislatura. Soldi che invece di finire nelle tasche di pochi privilegiati potranno essere usati a favore degli italiani".


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Foto: 123rf.com
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