Sul tema del registro amministratori di condominio si è discusso a Roma nel corso del primo incontro del tavolo di lavori tra Associazioni di categoria e ministero della Giustizia

di Gabriella Lax - Sul tema del registro degli amministratori di condominio si è discusso a Roma nel corso del primo incontro del tavolo di lavori tra Associazioni di categoria e ministero della Giustizia. Si è trattato di «una riunione all'insegna della collaborazione e del confronto nell'ottica del riconoscimento della professione di amministratore» ha chiarito il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, promotore dell'iniziativa qualche mese fa.

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Registro amministratori condominio: come sarà

Argomento del giorno l'ipotesi di istituire un Registro obbligatorio degli amministratori di condominio: che sarebbe, secondo la maggior parte delle associazioni intervenute, uno strumento fondamentale.

Discorde sul tema l'Unai che, a fronte dell'istituzione di un registro preferirebbe un albo oppure che le associazioni di categoria possano essere riconosciute mediante la direttiva 2005/36/CE.

Obiettivo prioritario secondo Morrone il riordino del settore «mettendo a sistema la professione dell'amministratore condominiale, prevedendo modifiche e apportando i necessari aggiornamenti alla legge 220/2012». In questo contesto si inquadra l'esigenza del «registro telematico degli amministratori professionisti, che non dovrà risultare né un mero onere burocratico per gli amministratori - afferma il sottosegretario, piuttosto - un riconoscimento della loro professionalità - e tanto meno un ulteriore onere economico per i condòmini. Pensiamo, quindi, a una piattaforma snella e funzionale, che serva come garanzia agli utenti, rendendo contestualmente più autorevole l'amministratore professionista oltre a dare ulteriore legittimazione e ruolo istituzionale alla professione».

Accantonata l'ipotesi dell'albo, la discussione procederà verso la sempre più probabile istituzione del registro.

Il prossimo incontro si svolgerà tra i mesi di giugno e luglio. Intanto le 38 associazioni di categoria presenti al tavolo tecnico dovranno inviare al Ministero pareri e comunicazioni anche sugli altri temi di maggiore attualità per il comparto.


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