Nel decreto crescita che oggi dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri per l'approvazione, c'è anche la sanatoria di multe e tasse locali

di Annamaria Villafrate - Per chi l'aspettava è arrivata l'ennesima sanatoria. Il Governo Conte ha infatti previsto un'altra sanatoria per multe e imposte locali. A prevederla è il Decreto crescita che dovrebbe essere approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e che, in corsa, ha inserito nella bozza del testo l'articolo 14-bis intitolato "Estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali".

Dl crescita: cosa c'è nella nuova sanatoria

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Il decreto prevede la possibilità di rottamare le ingiunzioni di pagamento relative alle imposte locali notificate ai contribuenti tra il 2000 al 2017. Tante le imposte che sarà possibile pagare con lo "sconto" delle sanzioni, tra queste le multe per violazioni al Codice della Strada, Imu, Tasi, Tari, Irap, Tosap e Cosap.

Quali enti sono interessati dalla sanatoria

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I Comuni che beneficeranno della sanatoria sono solo quelli che, per la riscossione delle imposte, si sono affidati a Equitalia. In tutto si parla di circa 5000 Comuni, pari all'incirca del 60% del totale. La sanatoria

però non riguarda solo i comuni, ma anche le regioni, le provincie e le città metropolitane. Gli Enti che vogliono aderire al condono devono emettere una delibera entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge (decreto crescita) che stabilisca per quali entrate fiscale intendono procedere alla rottamazione e per quali anni consentirla, dando notizia di tale decisione sul sito istituzionale nel termine di 30 giorni dall'emanazione del provvedimento normativo suddetto. Questo dovrà altresì indicare:

  • in che modo il debitore dovrà manifestare la volontà di avvalersi della rottamazione,
  • entro quali termine sarà tenuto a inviare la relativa domanda e quali dati dovrà contenere la stessa;
  • la data di scadenza entro la quale l'ente fornirà al contribuente le indicazioni necessarie per pagare (numero di rate, scadenze e ammontare complessivo dovuto).

Cosa dovranno pagare i contribuenti

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I contribuenti che aderiranno alla rottamazione sono esonerati dal pagamento delle sanzioni e degli interessi. La rottamazione vale per le somme iscritte a ruolo e quelle richieste con decreto ingiuntivo.

Scarica pdf Decreto crescita bozza del 2 aprile 2019

Foto: 123rf.com
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