Approvata alla Camera la proposta di legge che prevede la "mini naja", un percorso educativo e formativo militare sperimentale di sei mesi per ragazzi dai 18 ai 22 anni

di Annamaria Villafrate - Arriva la mini naja: sei mesi in caserma per i giovani. Approvata alla Camera, con modifiche, dopo le osservazioni avanzate dalle commissioni permanenti, la proposta di legge n. 1012-A che prevede in via sperimentale un percorso educativo e formativo militare di sei mesi. L'attestato, che documenta l'esito positivo del percorso, avrà valore curricolare e attribuirà fino a 12 crediti formativi universitari. L'obiettivo? Educare i giovani al rispetto e ai valori delle istituzioni democratiche e accorciare le distanze e promuovere la cittadinanza attiva.

Mini naja: approvata la proposta di legge alla Camera

Approvata alla Camera la proposta di legge n. 1012-A.

Ora spetta al Senato votare il testo, che è stato modificato dopo i pareri favorevoli espressi, in alcuni casi con osservazioni, da parte delle seguenti commissioni permanenti:

  • Affari esteri e Comunitari;
  • Cultura, Scienza e Istruzione;
  • Trasporti, Poste e Telecomunicazioni;
  • Attività produttive, Commercio e Turismo;
  • Lavoro pubblico e privato;
  • Politiche dell'Unione Europea;
  • Difesa, che ha deliberato favorevolmente sulla proposta il 21 marzo 2019.

Il testo analizzato è quindi l'ultima versione modificata.

Vediamo in vari punti cosa prevede.

Mini naja: la proposta di legge punto per punto

La proposta di legge sperimentale è il punto di partenza, conclusa la quale, il Governo è tenuto a presentare alle Camere una relazione sui risultati ottenuti e sulla possibilità di svolgere, in via continuativa, percorsi similari, indicando in questo documento eventuali iniziative legislative per valorizzare corsi futuri all'esito dei quali rilasciare attestati e certificazioni. Vediamo cosa prevede in dettaglio il testo della proposta.

Finalità del progetto sperimentale

Obiettivo della legge è di assicurare ai ragazzi di prendere parte a un percorso educativo e formativo che può essere utilizzato anche a fini universitari, di accorciare la distanza con le istituzioni e di promuovere nuove forme di apprendimento per aumentare il senso di appartenenza e la cittadinanza attiva. A tal fine, come previsto dall'art 2, nel termine di 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, il Presidente del Centro alti studi per la difesa, sentiti i soggetti competenti, presenta al Capo di stato maggiore della difesa uno studio sulla possibilità di avviare il progetto.

Durata e modalità di svolgimento

Tale progetto ha durata di sei mesi, non è retribuito anche se permette di conseguire fino a 12 crediti formativi, oltre il rilascio di un attestato, che ne certifica l'esito positivo. Il percorso è riservato ai cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ed è organizzato in periodi di tempo equamente distribuiti tra:

  • corsi di studio in modalità telematica;
  • permanenza presso le strutture formative e di addestramento delle Forze Armate;
  • apprendimento pratico.

Obiettivi del progetto formativo

Queste le finalità della mini-naja:

  • comprendere il valore etico e civico della difesa della Patria;
  • conoscere i valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche attraverso gli strumenti militari;
  • approfondire la conoscenza dei principi che regolano l'ordinamento militare, lo status di militare e gli obblighi che deve assolvere;
  • conoscere quali sono le principali forme di minaccia interna e internazionale;
  • studiare l'architettura istituzionale per la protezione cibernetica nazionale;
  • organizzare simulazioni di attacchi cibernetici presso il Comando C4 Difesa;
  • assistere alle esercitazioni del Cooperative Cyber Defense Centre of Excellence dell'Alleanza Atlantica per valutare le forme di cooperazione e perfezionare lo scambio di informazioni in ambito nazionale e Nato.

Definizione del progetto sperimentale di formazione militare

Al Capo di stato maggiore della difesa, il compito d'individuare le strutture operative, formative e addestrative equamente distribuite sul territorio nazionale, utilizzabili per il progetto sperimentale. Al Capo di Stato Maggiore anche il compito di definire un progetto sperimentale formativo non retribuito, della durata di sei mesi, da avviare e concludere nell'anno 2020. L'Amministrazione della difesa può svolgere nel 2021 un secondo ciclo semestrale di sperimentazione, per i candidati che sono risultati idonei nella precedente selezione.

Requisiti di partecipazione

Possono presentare domanda i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • età compresa tra diciotto e ventidue anni;
  • assenza di condanne per delitti non colposi e procedimenti penali in corso per delitti non colposi;
  • non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall'impiego presso una P.A o licenziati in seguito a un procedimento disciplinare;
  • diploma d'istruzione secondaria di secondo grado;
  • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
  • non aver tenuto, nei confronti delle istituzioni politiche statali, comportamenti che non garantiscano la assoluta fedeltà alla Costituzione e alla sicurezza nazionale;
  • non essere in servizio volontario nelle Forze armate.

Certificazione del percorso formativo

Concluso il periodo sperimentale viene rilasciato un attestato che certifica l'esito positivo del percorso formativo svolto. L'attestato ha valore:

  • all'atto della collocazione sul mercato del lavoro, in quanto attesta le specifiche esperienze maturate;
  • come titolo valutabile per la nomina di ufficiale di complemento;
  • per l'acquisizione fino a 12 crediti formativi universitari.

Al Ministro della difesa, il compito di emanare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, individuare le forme più adeguate per valorizzare il progetto sperimentale di formazione.


Scarica pdf Proposta di Legge 1012-A

Foto: 123rf.com
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