Le multe subiranno aumento del 2,2% a causa l'aggiornamento biennale. Da un report di Codacons: «Si fa cassa ma non si spende per la sicurezza delle strade»

di Gabriella Lax - Anno nuovo, multe nuove. Scatterà dal prossimo primo gennaio l'aggiornamento biennale previsto da legge, +2,2%, con conseguenti rincari delle multe (vedi anche Multe più care da gennaio 2019). Si ricorda che l'ufficialità arriverà solo con la pubblicazione del decreto ministeriale.

Multe, da gennaio il rincaro del 2,2%

L'aumento delle multe è dovuto all'aggiornamento che scatta ogni 2 anni, un "livellamento automatico", come stabilisce dal terzo comma dell'art. 195 del codice della strada

(decreto legislativo nr. 285/1992 e successive modificazioni «La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». Dai calcoli di Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) sull'indice FOI (che prende in considerazione i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) tra novembre 2016 e ottobre 2018 è stato registrato un aumento è di circa il 2,2%. Dunque gli importi delle sanzioni per chi infrange il Codice della strada verranno adeguati alla variazione dei prezzi al consumo, ossia al caro vita. Ecco allora di quanto aumenteranno le singole voci: il divieto di sosta aumenta di 2 euro, da 41 a 42 euro; la sanzione per conducente o passeggero senza cinture di sicurezza passa da 81 a 83 euro, mentre quella prevista per chi usa il telefonino senza auricolare o senza viva voce alla guida di un veicolo andrà da 161 a 165 euro. Quattro euro in più anche per la sanzione stabilita in caso di passaggio con il semaforo rosso, mancata precedenza o mancato rispetto dello stop in orario diurno (da 163 a 167 euro), nonché in caso di omessa revisione periodica (da 169 a 173 euro). Girare su veicoli senza assicurazione costerà 20 euro in più, si passa da 849 a 869 euro. Varieranno anche le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza alcolica: in concreto, con tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l e non superiore a 0,8 g/l aumenterà da 532 a 545 euro. Capitolo eccesso di velocità
, se si esamina la fascia dalle 7 alle 22, le sanzioni vanno da 42 euro per velocità entro 10 km/h oltre il limite, a 173 euro tra 10 e 40 km/h oltre il limite, a 545 euro tra 40 e 60 km/h oltre il limite e a 849 euro con la velocità di 60 km/h oltre il limite. Circa il sistema della patente a punti, l'omessa comunicazione del proprietario del veicolo, delle generalità del trasgressore entro sessanta giorni dalla notificazione del verbale costerà 293 euro.

Codacons: «Si fa cassa ma non si spende per la sicurezza delle strade»

Da una parte aumentano le multe, dall'altra non vengono investiti più soldi per la sicurezza stradale. E' questo, in sintesi, il pensiero della Codacons, come riportato da Adnkronos. «Il problema è come vengono utilizzati i proventi delle multe - chiarisce il presidente del Codacons Carlo Rienzi - la legge prevede che i proventi delle multe vengano utilizzati per la sicurezza stradale e ciò non avviene: non si devono aumentare le multe se prima non si assicura che i fondi tornino agli automobilisti in termini di qualità delle strade, dei servizi e di sicurezza stradale». Da qui parte un report di Codacons, portato avanti a Roma per capire dove finiscono i soldi delle multe, pagati dagli automobilisti indisciplinati. Dalle prime risultanze, come spiega il presidente, sembra che non tutti i soldi incassati vengono spesi per migliorare strade e sicurezza stradale.


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