Il reddito di cittadinanza deve camminare di pari passo con la riforma dei centri per l'impiego, da attuare replicando il modello Mississippi

di Annamaria Villafrate - Di Maio lo ha ribadito in più e più occasioni: il reddito di cittadinanza non sarà una misura puramente assistenziale. Dietro la facciata di un sussidio puro e semplice, c'è un progetto più ambizioso, legato al mondo del lavoro. Si tratta di una riforma complessa e strutturata dei Centri per l'Impiego, che finora hanno fatto di tutto, tranne aiutare gli italiani a trovare lavoro. La colpa non è certamente di chi ogni giorno lavora in queste strutture. Si tratta piuttosto di una consuetudine tutta italiana, che spinge a trovare lavoro sfruttando amicizie e conoscenze e all'assenza di dialogo tra i vari soggetti coinvolti. Per rimediare a questi problemi, Di Maio ha pensato di affidare la riforma dei centri per l'impiego a Domenico Parisi, famoso per aver progettato il "Modello Mississippi", che in otto anni è riuscito a creare 50.000 posti di lavoro. Un successo che ha il suo punto di forza nella digitalizzazione per favorire l'incontro tra domanda e offerta.

Modello Mississippi: cosa prevede?

Il modello Mississippi si basa sul collegamento digitale e in tempo reale tra imprenditori e lavoratori. Tutto grazie a una piattaforma online in grado d'incrociare domanda e offerta. Secondo Parisi, i centri per l'impiego italiani funzionano male perché operano nel vuoto, senza uno scopo chiaro e preciso. Occorre innovare, trasformare queste strutture in luoghi d'intermediazione, capaci anche di formare, inserire e aggiornare i lavoratori di ogni settore e livello.

Il modello Mississippi ha funzionato perché ha dato vita a una piattaforma simile ai Job Center Plus anglosassoni, che in un unico portale riuniscono vari servizi legati al mondo del lavoro, come il nostro Inps, i Ministeri, le Camere di Commercio e altro ancora. Una piattaforma pubblica, che opera on-line e che si occupa di tutti gli aspetti legati al mondo del lavoro. Il Governo ha destinato a questa riforma 1 miliardo di euro, con l'obiettivo di creare, entro la fine dei prossimi due anni, un sistema unificato e integrato, che necessiterà di esperti dei vari settori per dialogare e di data scientist per analizzare i dati e porre rimedio a eventuali disfunzioni.

Modello Mississippi: dati, dubbi e repliche

Stando al Bureau of labour statistics, il tasso di occupazione complessivo del Mississipi non è così incoraggiante. In questo Stato infatti e a essere occupato è il 52,7% della popolazione. In definitiva, anche se ci sono stati dei miglioramenti negli ultimi anni grazie all'adozione di questo modello, i risultati appaiono ancora piuttosto deludenti.

Informazioni e critiche che non sembrano interessare al Governo, che non solo conferma l'esistenza dei fondi necessari per attuare il reddito di cittadinanza e la riforma della Fornero ma, nell'ottica di tranquillizzare quanti mettono in dubbio la bontà della manovra, ribadisce che ci sono ancora due mesi per perfezionare la bozza per far sì che il 2019 sia l'anno del cambiamento. A tutta dritta il Governo Conte, il quale annuncia che dopo Natale verrà emanato un decreto per mettere finalmente nero su bianco la disciplina del reddito di cittadinanza e della riforma pensionistica.

Leggi anche Il reddito di cittadinanza


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: