Sono aperte le iscrizioni per la formazione degli elenchi di commissari per le gare d'appalto ma l'atto è già stato sospeso dal TAR Lazio
di Marco Terrei - Al via le iscrizioni nell'elenco dei commissari di gara di ANAC. A partire dal 10 settembre all'interno del sito dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) è attivo il form per l'iscrizione di tutti i professionisti che vogliono registrarvisi al fine far parte delle commissioni di gara di cui all'art. 77 del Codice dei Contratti Pubblici d.lgs 50/2016.


Il sistema di aggiudicazione

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Il nuovo Codice predilige, come sistema di aggiudicazione, quello dell'Offerta Economicamente Più Vantaggiosa (OEPV) il quale non tiene conto solo della componente prezzo ma anche e soprattutto dell'offerta tecnica presentata dai concorrenti. Per mezzo di questo processo vengono assegnati, per legge, 70 punti su 100 al progetto presentato e solo 30 all'offerta economica. Evidentemente per mezzo di questa prassi viene premiata la qualità del prodotto, sia esso un lavoro, un servizio o una fornitura di beni, per cui la pubblica amministrazione ottiene il miglior prodotto anche se non al prezzo più basso.

Ai commissari il compito di valutare le offerte tecniche

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L'offerta tecnica che viene presentata dai concorrenti viene analizzata da una Commissione Giudicatrice composta di 3 o 5 membri, nominati dopo la presentazione delle offerte da parte dei concorrenti, i quali, sulla base dei criteri e sub-criteri indicati nella documentazione di gara, assegnano dei punteggi ad ogni elemento del progetto. Il nuovo Codice dei Contratti in merito a questo aspetto ha istituito un Albo dei Commissari gestito dall'ANAC che ne cura l'istituzione e la gestione. Con la pubblicazione della determinazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 febbraio 2018, contente la determinazione dei compensi dei commissari si completa l'istituzione dell'Albo al quale tutte le Pubbliche Amministrazioni dovranno attingere per avere i nominativi dei commissari.

Commissari di gara terzi massima garanzia di trasparenza

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Il nuovo sistema risponde alla necessità di garantire la segretezza dei nominativi dei membri della commissione e ne assicura la professionalità elemento determinante nella fase di valutazione dei vari progetti inviati dai concorrenti. Lodevole, dunque, lo spirito della norma che nel tempo avrà l'effetto di evitare fenomeni corruttivi tuttavia la determinazione dei corrispettivi individuati dalla determina pone in rilievo la questione del prezzo che le amministrazioni dovranno sborsare per le suddette commissioni.

La tabella dei corrispettivi spettanti ai commissari di gara

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Dall'analisi della determina che riporta l'elenco dei compensi si legge che negli appalti di lavori, per esempio, per gare fino ad un importo di euro 20.000.000 il compenso lordo per ogni commissario varia da un minimo di euro 3.000 ad un massimo di 8.000; negli appalti e concessioni di servizi e/o forniture per gare con importi pari o inferiori a euro 1.000.000 il compenso per ogni commissario varia da un minimo di euro 3.000 ad un massimo di 8.000 e medesimi importi si prevedono per gare che abbiano ad oggetto servizi di architettura e ingegneria.

Ma la norma prevede compensi che possono arrivare a 30.000 euro per ogni commissario nella gare che abbiano ad oggetto le concessioni di servizi con una base di gara pari a euro 5.000.000 per cui in una simile circostanza, non rara nelle concessioni di servizi, l'amministrazione spenderà per la commissione euro 90.000 nel caso questa sia composta da tre membri o, addirittura, euro 150.000 nel caso di commissione composta da cinque membri.

Compensi commissari di gara, nuova super spesa per gli enti

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Ci si domanda come possa essere possibile che si siano stabilite cifre così alte in un momento storico in cui la stagnazione economica caratterizza la situazione italiana e che il rilancio dell'economia può essere sostenuta da interventi dello Stato attraverso una serie di progetti che rimettano in moto un circolo virtuoso. Si parla di efficientamento della PA e del suo ruolo cruciale in questa delicata fase storica tuttavia queste scelte paiono in contrasto con questo fine perché si verrebbero a disperdere ingenti somme in consulenze esterne le quali avrebbero l'effetto di sottrarre somme all'economia del paese.

Per completezza si segnala che tale determinazione è stata impugnata dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) il quale ha accolto con Ordinanza n. 4710 del 2 agosto 2018 la richiesta della misura cautelare, e quindi ha sospeso tale atto dell'ANAC.


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