La Cassazione conferma che la cartella esattoriale che non riporta il calcolo degli interessi sul debito preteso è nulla
di Marina Crisafi - Se non c'è il calcolo degli interessi sul debito preteso, la cartella è nulla. La Cassazione (con l'ordinanza n. 10481/2018 depositata ieri e sotto allegata), conferma questo interessante principio, esprimendosi a favore di un contribuente e rigettando il ricorso dell'Agenzia delle Entrate avverso la sentenza della Ctr Campania che aveva annullato una cartella di pagamento per recupero Irpef limitatamente all'importo degli interessi dovuti, in quanto mancante l'indicazione dei relativi criteri di calcolo.

L'Agenzia lamentava che i giudici d'appello avevano errato nel ritenere necessaria l'esplicitazione nella cartella di pagamento, peraltro redatta secondo l'approvato modello ministeriale, dei criteri di calcolo degli interessi, essendo gli stessi rigidamente predeterminati per legge.

Per gli Ermellini, invece, quanto sostenuto dalle Entrate si pone "in aperta contraddizione" con il principio giurisprudenziale, più volte ribadito (cfr. Cass. n. 8651/2009; Cass. n. 15554/2017), e dal quale non v'è ragione di discostarsi, secondo cui, «in tema di riscossione delle imposte sul reddito, la cartella di pagamento degli interessi maturati su un debito tributario dev'essere motivata dal momento che il contribuente dev'essere messo in grado di verificare la correttezza del calcolo degli interessi».

Cassazione ordinanza n. 10481/2018

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