Aggiornato in base ai dati Istat il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto

di Redazione - Tfr di marzo a quota 0,82%. A marzo il coefficiente di rivalutazione è stato aggiornato in base all'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat per le quote del trattamento di fine rapporto accantonate al 31 dicembre 2017.

Rivalutazione Tfr

È il codice civile, all'art. 2120, a stabilire che la quota accantonata di Tfr, va rivalutata alla fine di ogni anno. Al fine di determinare il coefficiente di rivalutazione si deve considerare l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati diffuso mensilmente dall'Istat (senza tabacchi lavorati). Per ottenere la rivalutazione, bisogna calcolare la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell'anno precedente e quello in cui si effettua la rivalutazione, quindi calcolare il 75% della differenza e aggiungere mensilmente il tasso di 0,125 (1,500 su base annua). L'importo tra il 75% e il tasso fisso corrisponde al coefficiente di rivalutazione per il calcolo del trattamento di fine rapporto.

Per il mese di marzo l'indice Istat è pari a 101,7 e, dunque, seguendo il meccanismo illustrato, si ottiene il coefficiente di rivalutazione attuale pari a 0,820104.

Il tasso di rivalutazione si applica all'intero importo accantonato fino al momento dell'erogazione in caso di corresponsione anticipata del Tfr. Altrimenti, per il resto dell'anno, l'aumento si applica soltanto sulla quota al netto dell'anticipazione.


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