Gli esperti stanno analizzando le modalità tecniche per agevolare e semplificare gli obblighi introdotti dalla legge di bilancio dal prossimo 1° luglio sulla fatturazione elettronica per i rifornimenti di carburante

di Lucia Izzo - Dal prossimo 1° luglio scatteranno gli obblighi previsti dalla legge di Bilancio 2018 (L. n. 205/2017) per quanto riguarda la fattura elettronica per i rifornimenti di carburante effettuati dai soggetti passivi dell'imposta sul valore aggiunto. La legge ha anche abrogato la disciplina della c.d. "scheda carburante" e introdotto l'obbligo di e ha ampliato gli obblighi di tracciabilità per le detrazioni fiscali.

Carburanti: obbligo di fattura elettronica per i titolari di partita IVA

La legge stabilisce che "gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi dell'imposta sul valore aggiunto devono essere documentati con la fattura elettronica".

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Gli esercenti attività di distribuzione, invece, saranno esonerati dall'obbligo di certificazione fiscale ma soltanto se le forniture di carburanti e lubrificanti per autotrazione sono effettuate nei confronti di clienti che acquistano al di fuori dell'esercizio di impresa, arte e professione.

In sostanza, a partire da luglio di quest'anno, niente certificazione fiscale solo per i rifornimenti di carburante effettuati dai privati consumatori mentre quelli a favore di imprese e professionisti (titolari di partita IVA) dovranno essere obbligatoriamente certificati a mezzo emissione di fattura elettronica.

Addio scheda carburante

Ancora, sempre la legge di Bilancio, ha sancito il definitivo abbandono della c.d. scheda carburante, facendo così venir meno la documentazione precedentemente utilizzata da imprese e professionisti per attestare gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso i distributori stradali, consentendo la detrazione IVA e la deduzione fiscale del costo dal reddito di imprese e professionisti.

Leggi: Addio scheda carburante dal 1° luglio 2018

Pur potendo ancora le spese di rifornimento essere saldate in contanti, l'utilizzo del denaro liquido comporterà l'esclusione della possibilità di dedurre l'IVA sul costo di benzina e gasolio da autotrazione; deducibilità del costo e detraibilità IVA, invece, saranno concessi ove sia documentata l'operazione effettuata attraverso pagamento con carte di credito, carte di debito (bancomat) o carte prepagate.

Fattura elettronica: si pensa all'emissione automatica

In attesa della definitiva entrata in vigore della normativa, come riporta il Sole24Ore, si sta pensando a delle soluzioni per affrontare con la maggior semplificazione possibile il debutto della fattura elettronica e l'addio della scheda carburante.

Tavoli tra tecnici dell'amministrazione finanziaria e rappresentanti delle associazioni di categoria stanno vagliando l'utilizzo di meccanismi "automatici" che siano in grado di inviare direttamente la fattura elettronica all'interessato nel momento in cui questi effettua il pagamento tramite carte di credito, di debito o bancomat.

Appare evidente come raggiungere simili obiettivi richiederà il coinvolgimento di altri soggetti, ad esempio gli operatori del settore interbancario, e la messa a punto di modalità tecniche peculiari per consentire la registrazione dei dati anagrafici necessari per l'emissione e la trasmissione delle e-fatture.

A tale scopo potrebbe sopperire un'applicazione apposita che consente la creazione di un QR Code contenente i dati di fatturazione di chi effettua rifornimento. Inoltre, potrebbe apparire utile anche una triangolazione con l'Agenzia delle Entrate (o soggetti terzi) per al gestione di un protale sul quale gli interessati dovranno preventivamente registrarsi.

Per ovviare a una serie di inconvenienti, inoltre, si pensa di dotare il gestore della stazione di un apposito strumento che provvederebbe alla diretta associazione dell'operazione con il soggetto che acquista il carburante.

In tal modo non sarebbe necessario, ogni volta, acquisire i dati di chi effettua il rifornimento e si eviterebbero discriminazioni tra chi effettua l'operazione di giorno e chi la effettua quando è attivo il servizio di self service e/o non sono presenti gli operatori fisici che si occupano della raccolta dei dati e della registrazione del pagamento.

Tali soluzioni, potrebbero essere già sperimentate da luglio, oppure, in alternativa, potrebbe essere introdotto un regime transitorio: il doppio binario, con l'ultrattività della scheda carburante, consentirebbe agli interessati e agli operatori di adattarsi alle novità gradualmente, provvedendo all'adeguamento dei sistemi interni volti a gestire e conservare le fatture in formato elettronico.

Tuttavia, fino al prossimo luglio, molto sarà ancora necessario discutere affinchè possano essere risolti i rischi e le criticità emersi già da ora per gli esercenti, anche in relazione alla mancata deducibilità dei costi in assenza di fatture elettroniche.


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