Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Firenze nei confronti di un detenuto a Prato perché la cella era sotto gli standard dell'Unione Europea. Ma è subito polemica

di Redazione - 57 giorni di carcere in meno e 24 euro di risarcimento danni ad un detenuto a Prato in quanto la cella dove era collocato era troppo piccola e sotto gli standard dell'Unione Europea. Così ha deciso il tribunale di sorveglianza di Firenze, nei confronti di un nomade vicentino detenuto a Prato e in precedenza a Vicenza e a Rovigo.

L'uomo, come riporta il Giornale di Vicenza, era stato condannato a 20 anni di carcere per l'uccisione, nel 2000 ad Albettone (Vicenza), della fidanzata e della suocera e per il rapimento di una bimba di due mesi. Oltre la condanna per omicidio ne aveva ricevuta un'altra a 8 anni per rapina, furto e resistenza a pubblico ufficiale.

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Sconto pena a killer per cella troppo piccola è polemica

Sulla decisione dei giudici fiorentini è nata subito la polemica. "Apprendere che il killer nomade che nel 2000 ha ucciso la fidanzata e sua madre e rapito una bimba di due mesi in provincia di Vicenza ha ottenuto uno sconto di pena ci fa accapponare la pelle" ha dichiarato Erika Stefani, vicepresidente del gruppo Lega al Senato. "Sapere che un ladro e assassino ha diritto, oltre che a uno sconto di pena, anche a un risarcimento danni perché, secondo l'Unione Europea le celle sono troppo piccole, ci fa capire di vivere in un paese dove si tutelano unicamente i delinquenti. Dobbiamo cambiare radicalmente - ha concluso - lo Stato deve tutelare unicamente le vittime".


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