Presentato nei giorni scorsi il fondo Therium che assume su di sé parte del rischio delle procedure

di Valeria Zeppilli - Molte volte le procedure concorsuali incontrano un ostacolo imponente, che è quello rappresentato dalle risorse necessarie per accedervi.

A tal proposito, nel corso del convegno "Procedure concorsuali e litigation funding: quali opportunità?" organizzato nei giorni scorsi a Milano dall'Associazione Concorsualisti Milano è stato presentato all'Italia il fondo Therium, nato nel 2009.

Si tratta di un fondo che opera nel litigation fund con il fine di anticipare le spese di giudizio a chi non può o non vuole sostenerle. Solo in caso di vittoria, nel fondo confluisce una quota delle somme ottenute in tribunale o in sede di arbitrato o transazione.

Il meccanismo del litigation fund

Sostanzialmente, quindi, il fondo assume su di sé una parte del rischio della procedura e, in caso di esito positivo, ottiene una remunerazione. Esso è già ampiamente sviluppato in altri paesi e, verosimilmente, anche in Italia dovrebbe comportare un più massiccio ricorso alla giustizia da parte dei cittadini che intendono far valere i propri diritti ma sono timorosi dei costi che ciò può comportare e dell'alea che circonda il giudizio.

I costi delle procedure concorsuali

Il fatto che Therium sia stato presentato proprio in un convegno organizzato dall'A.C.M. non è un caso, posto che, come detto, i costi della giustizia civile assumono un'efficacia deterrente in molte procedure concorsuali, specie in caso di fallimenti senza fondi.

Evidentemente, il meccanismo di funzionamento del fondo si presenta come rivoluzionario e, probabilmente, potrebbe conoscere la maggiore diffusione proprio nell'ambito delle procedure concorsuali e in quello del recupero crediti.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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