L'abbandono di animali integra il reato ex art. 727 del codice penale ma secondo il rapporto della Lav il fenomeno presenta un conto sempre più crudele

di Gabriella Lax - Fine estate è tempo di bilanci, anche per quanto riguarda il triste fenomeno degli abbandoni di cani e gatti, sovente causa di morte degli animali stessi. A fare il conto di una pratica sempre più crudele che non demorde nonostante sia punita come reato (ex art. 727 del codice penale), è la Lav, secondo le cui stime, gli abbandoni hanno raggiunto circa 130.000 animali (50.000 cani e 80.000 gatti). Ma non si tratta, come si potrebbe pensare, di un fenomeno ristretto ai mesi estivi, gli abbandoni degli animali non si fermano in nessun mese dell'anno. Anche se, un dato certo i numeri non sono variati enormemente rispetto alle precedenti stime.

Abbandoni di animali, al Sud il triste primato

Gli abbandoni in percentuale sono più presenti al Sud, complici anche i mancati controlli. Al Centro e al Sud i cani dotati di microchip sono pochissimi; al Nord l'80% dei cani trovati randagi, viene restituito ai proprietari grazie proprio alla presenza del microchip.

Abbandoni e randagismo

Secondo l'ultima stima presente sul sito della Lav, il fenomeno del randagismo, strettamente collegato agli abbandoni, di cui può essere conseguenza o causa, è «in apparente flessione ma ancora troppo diffuso». Anche in questo caso «Il Sud Italia si conferma purtroppo fanalino di coda in politiche di prevenzione in questo campo e a causa di un elevato numero di cani nei canili, di cani e gatti vaganti e la cui riproduzione è spesso incontrollata. In lieve calo le adozioni dai canili/gattili, anche effetto della cristi economica e di insufficienti politiche di incentivi per chi adotta. Positivo aumento delle iscrizioni all'anagrafe canina».

Per la Lav, i cani randagi sarebbero tra 500 mila e 700 mila, secondo l'ultima stima diffusa dal Ministero della Salute. Di più di dieci anni indietro la stima dei gatti liberi, che nel 2006 erano 2.604.379. In base al dato più recente reso noto lo scorso anno in occasione di un confronto interregionale sul randagismo organizzato dalla Regione Lombardia, nel 2015 in Italia sarebbero stati 131.302 i cani detenuti nei canili, di cui 13.064 in quelli sanitari e 118.238 in quelli rifugio.

Abbandonare gli animali è reato

L'abbandono di animali, si ricorda, è un reato contravvenzionale che il nostro ordinamento prevede e punisce all'articolo 727 del codice penale. La norma stabilisce che "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze". Sono punite quindi due fattispecie: l'abbandono di animali e la loro detenzione in condizioni che contrastano con la natura e generano sofferenze.

Per approfondimenti leggi L'abbandono di animali nella sezione guide penali


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