Confermata dalla Corte suprema di Mosca la sentenza che aveva dichiarato l'organizzazione religiosa "estremista"

di Gabriella Lax - I Testimoni di Geova sono "estremisti" e, per questi motivi, la Russia li mette al bando. Confermata dal collegio d'appello della Corte suprema di Mosca che sentenza che aveva dichiarato l'organizzazione religiosa "estremista", accusandola di settarismo. Da qui il divieto di attività in tutto il Paese ed il sequestro dei beni a favore dello Stato. Una decisione che il legale dei Testimoni di Geova impugnerà davanti alla Corte europea dei diritti dell'Uomo di Strasburgo.

La vicenda

La suprema Corte suprema russa aveva accolto la richiesta del ministero della Giustizia, che aveva accusato l'organizzazione religiosa di "violare la legge per combattere l'estremismo".
Così facendo però la Corte ha sfidato il parere degli esperti delle Nazioni Unite che, tre mesi fa, avevano definito preoccupante l'iniziativa del governo russo denunciando «una minaccia non solo ai Testimoni di Geova, ma alla libertà individuale in generale nella Federazione russa».

Le accuse del ministero di Giustizia contro i Testimoni di Geova

La richiesta di mettere al bando l'attività dei Testimoni di Geova è partita dal ministero della Giustizia che ha accusato i predicatori di «diffondere materiali stampati proibiti» che «incitano all'odio contro altri gruppi» nonché di «violare il diritto al godimento di assistenza medica universale» rifiutando le trasfusioni di sangue. Accuse respinte con fermezza dai diretti interessati. Ed ancora i Testimoni di Geova sarebbero colpevoli di «incitamento all'isolamento sociale e comportamenti che minano l'armonia della società», e rappresenterebbero una «minaccia alla difesa dei diritti e degli interessi della società e della sicurezza pubblica» probabilmente per l'obiezione di coscienza verso il servizio militare, il rifiuto delle armi.

Levata di scudi da parte del nostro Paese in favore dei Testimoni di Geova: l'alto rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell'Unione Europea, Federica Mogherini ha chiesto alle autorità russe di allentare la stretta sull'organizzazione religiosa. «I testimoni di Geova, come tutti gli altri gruppi religiosi, dovrebbero essere liberi di riunirsi pacificamente senza interferenze, come garantito dalla Costituzione russa, dagli impegni presi dalla Russia a livello internazionale e dagli standard internazionali dei diritti umani» ha spiegato la Mogherini.

Intanto sono state stabilite le sanzioni: tutti i beni del quartier generale dell'organizzazione a San Pietroburgo e delle 395 sezioni locali saranno confiscati a favore dello Stato e in caso di rifiuto per i fedeli si profilerà la responsabilità penale.


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