La "conversione" della sospensione con il volontariato è una misura adottata in diverse regioni italiane

di Gabriella Lax - Ore di volontariato piuttosto che la sospensione a scuola. Un modo per redimersi per giovani studenti e "risarcire il danno" attraverso lavori socialmente utili presso associazioni di volontariato invece che la classica sospensione dalle lezioni scolastiche. Come riporta Adnkronos, si tratta di una realtà adottata in alcune regioni italiane, tra cui il Piemonte, dove già 1.200 studenti hanno potuto 'scambiare' la sospensione a scuola. Grazie all'accordo siglato tra il Centro territoriale per il volontariato (CTV) di Biella-Vercelli, Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e Forum per il volontariato. I ragazzi potranno svolgere attività socialmente utili nelle associazioni di volontariato che permetteranno non solo di risarcire il danno arrecato con il loro comportamento a scuola, ma di iniziare un percorso di maturazione per reinserirsi pienamente nella società. 

Dal 2008 al 2016 sono stati circa 1.200 i ragazzi sottoposti a sanzione disciplinare che hanno seguito i percorsi alternativi proposti dal Forum del volontariato in tutto il Piemonte, mentre le scuole che hanno aderito al progetto sono più di ottanta, di cui una cinquantina solo a Torino. 

Si tratta specialmente di istituti tecnici-professionali, anche se non sono mancate richieste di interventi di recupero per gli studenti dei licei. Il protocollo prevede che agli studenti destinatari di provvedimenti di sospensione per motivi disciplinari venga proposta l'alternativa di un'esperienza di volontariato nelle associazioni locali, come opportunità di crescita personale, di impegno e responsabilità. Quando il consiglio di classe, per comportamenti particolarmente gravi e reiterati, delibera l'allontanamento dello studente dalle attività scolastiche, per un certo numero di giorni, può convertire la sanzione in ore di attività socialmente utili, da svolgersi in una realtà di volontariato. Il tutto si realizza in accordo con la famiglia che viene coinvolta e chiamata ad accettare questo percorso.

Queste esperienze rientrano nel più ampio programma di progetti (20) finanziati attraverso il recente bando del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per favorire il volontariato a scuola. 

E tutti e 20 saranno realizzati dagli istituti vincitori in collaborazione con organizzazioni di volontariato e di terzo settore e con i Centri di servizio per il Volontariato.

Tra i promotori del progetto c'è il Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato che sottolinea come finalità l'avvio di una rete di collaborazione tra la scuola e terzo settore per favorire un confronto con i valori della solidarietà e l'assunzione di stili di comportamento positivi, offrendo un ventaglio di opportunità per favorire la crescita dei giovani.

Dopo il Piemonte i protocolli sono approdati anche nelle Marche, dove è stato creato un progetto di percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari, con la firma di due accordi tra l'istituto professionale Benelli di Pesaro, l'istituto superiore Polo 3 di Fano, il Csv Marche e undici organizzazioni di volontariato del territorio.


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