Approvata, tra le proteste, dall'ufficio presidenza della Camera la proposta del contributo di solidarietà per vitalizi e pensioni dei deputati

di Gabriella Lax - È partito dall'ufficio di presidenza della Camera il via libera al contributo di solidarietà per tre anni a partire dal primo maggio a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Il tema è quello dei vitalizi e delle pensioni dei deputati. Alla proposta del Movimento 5 Stelle di equiparare (con una delibera nell'ufficio di presidenza di Montecitorio) il trattamento previdenziale dei parlamentari, a partire da questa legislatura, a quello previsto dalla legge Fornero per i lavoratori si era opposta la delibera della vicepresidente della Camera Marina Sereni del Pd che spingeva affinché si tagliassero per tre anni i vitalizi già in corso di erogazione. Dunque la proposta stabiliva un contributo di solidarietà per tre anni sui vitalizi in essere relativi alle precedenti legislature, pari al 10% per quelli compresi tra 70mila e 80mila euro lordi l'anno; del 20% per quelli fino a 90mila; del 30% per quelli fino a 100mila; del 40% per quelli superiori a 100mila. Decisione che porterebbe ad un risparmio di 2,5 milioni all'anno per le casse della Camera.

La proposta sul contributo di solidarietà è stata approvata praticamente all'unanimità dei componenti dell'ufficio di presidenza: all'appello mancavano solo i 5 Stelle, che hanno lasciato la riunione dopo che la loro proposta di abolizione del vitalizio era stata invece bocciata. Insieme al Movimento 5 Stelle anche la Lega e Fratelli d'Italia.


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