L'ipotesi secondo i rumors sarebbe allo studio del Governo, ma il Mit smentisce

di Marina Crisafi - Un secondo bollo auto per poter circolare sulle strade statali. Esattamente, come quello che in Svizzera chiamano "vignette", una tassa cioè di circa quaranta franchi (poco meno di 40 euro) da esporre sul parabrezza. Secondo quanto svelato oggi dal Messaggero, la nuova tassa sarebbe allo studio del Governo, per dotare Anas dei fondi necessari per intraprendere la strada della privatizzazione (e in attesa della fusione con Ferrovie dello Stato).

L'operazione infatti comporterebbe notevoli costi per la società che oggi riceve dallo Stato circa 2 miliardi di euro in investimenti e che quindi dovrebbero essere recuperati.

Da qui l'idea del nuovo bollo che si renderebbe necessario per poter circolare sulle strade dove oggi non è previsto il tradizionale pedaggio (si tratterebbe di grandi arterie, come la Salerno-Reggio Calabria, ad esempio, o il Grande Raccordo Anulare di Roma).

Nel pomeriggio di oggi, tuttavia, una nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha smentito i vari rumors. "Non c'è allo studio alcuna ipotesi di bollo stradale aggiuntivo che riguardi le strade Anas" ha affermato il Mit in una nota, relativamente alle notizie di stampa pubblicate in merito.


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