Le modifiche alla negoziazione assistita e le altre novità del dossier della commissione Alpa

di Marina Crisafi - Un vero e proprio lifting di mediazione, arbitrato e negoziazione assistita. Questo il contenuto del dossier (qui sotto allegato) consegnato in questi giorni dalla commissione Alpa al ministro Orlando al fine di riformare e rendere più appetibili gli Adr, andando così a ridurre i carichi della giustizia civile.

Ad uscire profondamente ritoccata, oltre all'arbitrato, che amplia le proprie materie, è la mediazione, per la quale viene estesa temporalmente la condizione di procedibilità almeno sino al 2023, data in cui forse, crescendo la "cultura della conciliazione" si potrà lasciare all'iniziativa delle parti. Non solo. Oggetto del restyling sono anche la volontaria giurisdizione, le small claims e la negoziazione assistita, per la quale, si introduce un'importante novità nell'ambito delle procedure di separazione e divorzio, con la possibilità per le parti in accordo di rivolgersi ad un unico avvocato, in luogo dei due previsti oggi.

Le novità in sintesi


Un avvocato per due

Nel dossier viene previsto che i coniugi, "animati sin dall'inizio di comune volontà", possano essere assistiti anche da un solo difensore. La modifica in realtà riprende la proposta avanzata nel corso dell'approvazione del d.l. n. 132/2014 (che ha introdotto l'istituto della negoziazione assistita), successivamente scartata dall'impianto definitivo del testo. La commissione, quindi, ritiene utile reintrodurla, "ferma restando la garanzia esercitata dal pubblico ministero ad evitare conflitti d'interesse e per tutelare, ove necessario, i soggetti deboli coinvolti nella vicenda".

La disposizione, peraltro, si pone perfettamente in linea con le norme che consentono ai coniugi senza prole o con figli maggiorenni e autosufficienti di separarsi, divorziare e modificare gli accordi innanzi all'ufficiale di stato civile, per le quali, com'è noto, non c'è bisogno di avvocato.

Viene proposto, altresì, di allargare l'ambito oggettivo della negoziazione assistita nei procedimenti familiari, facendovi rientrare anche la soluzione di controversie in tema di affidamento e mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio.

Mediazione estesa

Oltre all'obbligatorietà della mediazione, estesa anche ai rapporti di "durata", alle controversie in materia societaria, ai contratti d'opera, alla concorrenza (ecc.), la commissione propone, allineandosi alla giurisprudenza maggioritaria in materia, un primo incontro effettivo e non informativo al quale le parti devono partecipare, salvo l'esistenza di "gravi motivi". Viene proposto, inoltre, che il patrocinio dello Stato sia previsto anche se la mediazione raggiunge lo scopo (ipotesi oggi dibattuta) in linea con le direttive Ue e i precetti costituzionali.

Le altre novità

Quanto alla volontaria giurisdizione, la proposta del dossier è quella di ammettere il compimento (senza autorizzazione) degli atti in grado di arrecare solo vantaggi al minore, anche per opera di un solo genitore. Per le small claims, infine, ossia le questioni di modestissima entità, la commissione propone che vengano decise, in collaborazione con gli ordini professionali, da giudici onorari ad hoc.

Il dossier della Commissione Alpa

Foto: 123rf.com
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