di Marina Crisafi - Usare troppo disinfettante può essere reato, anche se si è stati autorizzati in tal senso dalla P.A.. Lo sa bene un uomo finito sotto accusa per il reato di cui all'art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) per aver causato disagi e problemi respiratori ai vicini di casa per l'eccesso di creolina versata in strada come disinfettante.
A nulla vale sostenere che era presente l'autorizzazione del comune all'impiego della sostanza date le scarse condizioni igieniche del paese.
Ricorda la Cassazione, infatti, (sentenza n. 798/2017 depositata oggi, qui sotto allegata), che, sebbene il giudice di merito abbia erroneamente ricondotto la condotta contestata dell'utilizzo di creolina nella prima parte dell'art. 674 c.p., la stessa va inquadrata nella seconda parte della disposizione, "giacché, tra le emissioni di gas, vapori o fumo atte ad offendere o imbrattare o molestare persone rientrano tutte le sostanze volatili che, come quella di specie, emanano odori provocanti disturbo, disagio o fastidio alle persone". Ciò tuttavia hanno statuito gli Ermellini non cambia certo la conclusione cui è giunto correttamente il tribunale in ordine all'illiceità dell'uso della sostanza. "Non risultando stabiliti - infatti - dei limiti di legge oltre i quali l'uso della sostanza di specie (autorizzato, a quanto sembra, sia pure in un secondo tempo dalla stessa amministrazione comunale), non potesse andare, il criterio da impiegare per giudicare della liceità o meno della stessa è quello della "stretta" e non della "normale" tollerabilità".
La sentenza andrebbe dunque annullata con rinvio, concludono dal Palazzaccio, ma l'uomo si salva perché nel frattempo il reato risulta prescritto.
Cassazione, sentenza n. 798/2017• Foto: 123rf.com