La famiglia di Alberto Stasi condannato a 16 anni di carcere dalla Cassazione per l'omicidio di Chiara Poggi chiede la riapertura del processo

di Gabriella Lax - Nuove tracce di dna riaprono il caso di Chiara Poggi. La giovane era stata assassinata con un oggetto contundente il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, in provincia di Pavia.

Dopo tutti i processi, per il delitto, il 12 dicembre 2015 la Corte di Cassazione aveva condannato definitivamente Alberto Stasi, fidanzato della vittima, sul quale sin dal primo momento erano ricaduti i sospetti.

Oggi però, come riportato dal Corriere della Sera, salta fuori una nuova perizia, secondo la quale le tracce di Dna rinvenute sotto le unghie della ragazza non sono di Stasi.

Elisabetta Ligabò, madre del giovane bocconiano, da un anno rinchiuso nel carcere di Bollate, ha fornito al giornale i risultati di nuove analisi condotte dalla difesa. In relazione alle nuove analisi, condotte da un genetista su incarico dello studio legale Giarda che si è affidato ad una società di investigazioni di Milano, quel Dna dovrebbe essere di un giovane che conosceva Chiara Poggi.

Dopo due assoluzioni, Stasi è stato condannato a 16 anni per omicidio.

Adesso il caso potrebbe essere riaperto.


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: