A seguito delle anomalie rilevate nella presentazione della Dsu, l'istituto avvisa che chi non ha provveduto potrà perdere l'assegno

di Marina Crisafi - Addio al bonus bebè per chi non ha presentato il nuovo Isee. Ad annunciarlo è l'Inps, con la comunicazione n. 4255 del 21 ottobre scorso (qui sotto allegata), pubblicata sul proprio sito.

A seguito delle verifiche nella procedura di gestione delle domande dell'assegno di natalità, rileva l'istituto, è emerso che molti utenti che hanno presentato la richiesta nel corso del 2015, usufruendo del bonus per l'anno in corso, "non hanno ancora provveduto alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), utile al rilascio dell'Isee per l'anno 2016".

Per cui, l'Inps ha provveduto, nei confronti di tali soggetti, a sospendere l'erogazione dell'assegno per il 2016.

Isee da rinnovare ogni anno

La sussistenza di un Isee in corso di validità, infatti, ricorda l'Inps (come indicato nella circolare n. 93/2015 attuativa della nuova misura introdotta dalla legge di stabilità dello scorso anno), è un requisito di legge previsto non solo ai fini dell'accoglimento delle domande nel primo anno di spettanza della prestazione, ma altresì per la prosecuzione del beneficio negli anni successivi al primo.

Per tale ragione, il suddetto requisito viene verificato annualmente sia per la spettanza del diritto che per la misura dello stesso.

Le conseguenze

Pertanto, invita l'Inps, affinchè si possa riprendere il pagamento delle mensilità sospese, ferma restando la permanenza dei requisiti di legge, "è necessario che gli utenti che hanno presentato domanda di assegno nel 2015, presentino la Dichiarazione Sostitutiva Unica per l'anno in corso entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2016".

La mancata presentazione, avvisa l'istituto, non solo comporterà la perdita delle mensilità sospese per quest'anno, ma altresì la decadenza in toto del beneficio, potendo di nuovo usufruirne soltanto a partire dal 2017, laddove ne ricorrano i requisiti.

Gli adempimenti per il 2017

L'istituto coglie l'occasione per ricordare che, in via generale, le Dsu hanno validità fino al 15 gennaio dell'anno successivo a quello nel quale vengono presentate.

Pertanto, anche se la domanda del bonus bebè si presenta di regola una sola volta (in genere nell'anno di nascita o adozione del figlio), è necessario che il beneficiario dell'assegno rinnovi la Dsu ai fini della verifica annuale dell'Isee per ogni anno di spettanza del beneficio.

Ciò significa che per tutti gli aventi diritto all'assegno nel 2017, inclusi i "ritardatari" che presenteranno la Dsu entro il 31 dicembre 2016, a partire dall'1 gennaio 2017 occorrerà presentare tempestivamente una nuova dichiarazione sostitutiva, al fine di permettere all'istituto di verificare la permanenza dei requisiti di legge e, conseguentemente, "la puntuale e continua erogazione delle mensilità di assegno spettanti". 

Per approfondimenti, vai alla guida al bonus bebè

Inps, messaggio n. 4255/2016

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