Per la Cassazione, il reato si consuma nel momento della ricezione effettiva della somma da parte del destinatario

Avv. Emanuela Foligno - La Suprema Corte, con la recente sentenza n. 37400/2016 (qui sotto allegata), espone i principi sulla competenza territoriale e sul momento consumativo del reato nell'ipotesi particolare di truffa a mezzo bonifico bancario.

Riguardo il delitto di truffa gli Ermellini rammentano il costante orientamento della giurisprudenza che identifica il momento consumativo, anche agli effetti della competenza territoriale, con l'effettivo conseguimento dell'ingiusto profitto.

Quindi, il reato si consuma all'atto dell'effettiva prestazione del bene economico da parte del raggirato, con conseguente passaggio dello stesso nella sfera di disponibilità dell'agente.

Il luogo di consumazione è dove il soggetto attivo procura a sé o ad altri il profitto ingiusto e non dove viene disposto l'eventuale pagamento della obbligazione contratta con l'accordo.

Nel caso, invece, di truffa perpetrata attraverso il bonifico bancario vi è da considerare che l'ordine alla banca di eseguire un pagamento attraverso il bonifico non avviene contestualmente alla ricezione della somma da parte del destinatario. A ciò aggiungasi che l'ordinante può revocare il bonifico finchè la transazione non viene completata. Analoga deduzione per il luogo di consumazione del reato.

Ne deriva, secondo quanto affermato dal Palazzaccio, che nella truffa attraverso bonifico bancario il momento consumativo del reato corrisponde alla ricezione effettiva della somma da parte del destinatario, mentre il luogo di consumazione del reato, che determina la competenza territoriale, è quello della ubicazione della banca del destinatario della somma.

Avv. Emanuela Foligno

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Cassazione, sentenza n. 37400/2016

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