Tacciata di razzismo la pubblicità cinese di un detersivo che si ispira ad una vecchia campagna italiana

di Marina Crisafi - Lui è un ragazzo di colore tutto muscoli che entra in una stanza dove lei, una giovane ragazza orientale, sta per fare il bucato. Il tipo avanza con fare ammiccante e la donna sembra molto interessata, poi all'improvviso, quando lui è ormai vicino, lo spinge dentro una lavatrice con in bocca la capsula di detersivo. 

In pochi secondi, a fare capolino è un bel ragazzo cinese per il quale la donna sembra perdere la testa. Lui le fa l'occhiolino e mostra il detersivo usato, come dire che l'operazione "sbiancamento" è riuscita. È questa la trama dello spot di un detersivo appartenente al marchio Qiaobi, che arriva dal Sol Levante ed è diventato virale sul web, sollevando infinite polemiche in quanto tacciato di razzismo.

La pubblicità, peraltro, si ispira ad una molto simile andata in onda una decina d'anni fa in Italia, quella di Coloreria Italiana.

La differenza è che a finire in lavatrice era un fidanzato, bianco, magrolino e poco avvenente, e al suo posto, per la gioia della moglie, ad uscire dal cestello era un ragazzo di colore dal fisico statuario, con lo slogan "Colorato è meglio". 

Lo spot aveva avuto anche un seguito: stavolta era l'uomo a infilare la propria compagna in lavatrice, ma effettuato il lavaggio dal cestello, veniva fuori sempre lo stesso uomo di colore della prima versione. 


Qui su Youtube i video degli spot cinese e italiano




Foto: 123rf.com
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