Il turista che sceglie un pacchetto all inclusive ha diritto al danno da vacanza rovinata per non aver goduto un soggiorno di piacere e riposo

di Marina Crisafi - 1.400 euro a testa è il risarcimento dovuto a due turisti partenopei partiti per una vacanza di pieno relax in un villaggio all inclusive nel cuore del Mediterraneo e ritrovatisi infestati e morsi dagli insetti di ogni specie.

A liquidare il c.d. danno da vacanza rovinata è la sesta sezione civile del Tribunale di Napoli, con la recente sentenza n. 9287/2015, per la quale non vi è dubbio sulla responsabilità del villaggio vacanze.

La formula tutto compreso infatti ha affermato il tribunale partenopeo dà diritto al turista che la sceglie di fruire di un soggiorno di piacere e riposo, facendo sorgere, su chi vende il pacchetto turistico, la relativa obbligazione contrattuale. Per cui, in caso di inadempimento, scatta la responsabilità contrattuale della società che gestisce il villaggio, tenuta a risarcire il danno da vacanza rovinata, salvo che non riesca a provare il fortuito o la forza maggiore.

Prove che, nel caso di specie, la società non è riuscita a fornire, dichiarando che l'invasione degli insetti nei bungalow del villaggio sarebbe dipesa dalle straordinarie condizioni climatiche di quel periodo, ma senza dimostrare che si trattava di circostanze imprevedibili. A "incastrare" il villaggio, invece, le foto dei due turisti mostranti morsi sulla pelle chiaramente provenienti da pulci, la cui presenza, dunque, era più frutto di carenze igieniche che non di eccezionali condizioni climatiche. Il villaggio, pertanto, per garantire lo svago dovuto ai suoi clienti avrebbe dovuto adottare misure di contrasto più efficaci rispetto all'ordinaria disinfestazione per tenere lontani gli "ospiti indesiderati".


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