Una pronuncia in merito alla possibilità di trascrivere, nei registri italiani dello stato civile, atti di matrimoni contratti all'estero fra cittadini del medesimo sesso
Il Tribunale di Grosseto, con decreto del 26 febbraio 2015, torna ad affrontare il tema maggiormente discusso in questi ultimi tempi circa la possibilità di trascrivere, nei registri italiani dello stato civile, atti di matrimoni contratti all'estero fra cittadini del medesimo sesso


Il tribunale stabilisce che va ordinato all'Ufficiale di Stato civile del Comune di residenza la trascrizione nei registri di stato civile di questi matrimoni.


Ad affrontare per la prima volta la tematica della configurabilità, in capo a due cittadini dello stesso sesso che abbiano contratto matrimonio all'estero, del diritto di ottenere la trascrizione del relativo atto nei registri di stato civile italiano, è stata la Cassazione con sentenza del 15 Marzo 2012 n.4184 . 


La Corte giunge ad esprimere il principio secondo cui il matrimonio contratto all'estero da due cittadini italiani dello stesso sesso non può essere trascritto nei registri di stato civile italiano, ma non perchè inesistente bensì in quanto inidoneo a produrre effetti giuridici.


Tuttavia si è evidenziato come le norme internazionali ed europee non impongano agli stati di predisporre garanzie per i nubendi dello stesso sesso, ma impongano ai giudici nazionali di interpretare le norme in modo quanto più vicino possibile alle norme europee.


Ed è proprio su questa scia che il tribunale di Grosseto, con ordinanza del 9 aprile 2014, ha disposto per la prima volta in Italia l'ordine per il comune di trascrivere il matrimonio contratto a New York da due cittadini dello stesso sesso, in quanto non previsto nel nostro ordinamento nessun impedimento, anzi citando l'art 65 della Legge n. 218 del 1995, (Riforma del sistema italiano di diritto  internazionale privato) per il quale hanno effetto in Italia i provvedimenti stranieri relativi alla capacità delle persone e all'esistenza dei rapporti di famiglia pronunciati da autorità di altro stato.


A quasi un anno dalla suddetta pronuncia, il tribunale di Grosseto sembra non arrendersi, stabilendo che va ordinato all'Ufficiale di Stato civile del Comune di residenza

di trascrivere nei registri di stato civile il matrimonio, contratto all'estero da due uomini di cittadinanza italiana.


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