La Suprema corte rileva tuttavia come, di fatto, la donna, pur non trovando impiego a tempo pieno, si fosse iscritta a un corso universitario - il quale prevede un soggiorno in Spagna nell'ambito del progetto Erasmus, luogo in cui attualmente ella si trova - aumentando così le proprie probabilità di trovare un lavoro nel prossimo futuro.
E' quindi legittimo, spiegano gli Ermellini, che venga disposto in suo favore il versamento di un assegno di mantenimento che le possa consentire di proseguire negli studi.
La Suprema corte, nel rigettare il ricorso, conclude affermando che "l'impegno negli studi universitari, che darà alla moglie in seguito maggiori possibilità lavorative, sarebbe compatibile solo con occupazioni saltuarie e limitate, tali da non permetterle di mantenere il pregresso tenore di vita".