di Licia AlbertazziCorte di Cassazione civile, sezione prima, sentenza n. 14445 del 25 Giugno 2014. In tema di dichiarazione dello stato di adottabilità di un minore, essa non può essere pronunciata nel caso in cui i genitori, nella specie il padre del bambino, si siano impegnati attivamente nel seguire un percorso terapeutico di riabilitazione al fine di porre fine alla propria tossicodipendenza. 

Tale sforzo deve essere accertato, dunque interpretato dal giudice come forte intenzione a voler garantire al figlio una figura genitoriale di riferimento adeguata e socialmente inserita.

I giudici di merito avevano ampiamente riportato le valutazioni dei consulenti tecnici e degli educatori che nel corso degli anni avevano seguito il rapporto tra padre e figlio. La corte d'appello aveva evidenziato come il padre avesse deciso di rafforzarsi come singolo individuo per poter garantire ai figlio una figura paterna adeguata.

Se dalle indagini compiute in fase di merito emerge che il genitore si è effettivamente impegnato in un percorso di recupero e crescita personale, fisica e psicologica, ed è inoltre supportato dalla propria famiglia di origine, allora è legittimo che il giudice rigetti la domanda volta a ottenere la dichiarazione di adottabilità del minore.

In definitiva nel caso in oggetto il curatore del minore, ricorrente, non ha saputo indicare con sufficiente specificità il fatto storico il cui esame sarebbe stato omesso in sede di giudizio di merito, nonché provata la sua decisività relativamente all'esito della controversia, omissione che avrebbe costituito valido motivo di ricorso in Cassazione. Per tale motivo il ricorso viene dichiarato inammissibile. 




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