POSTA e RISPOSTA n. 299 ospita il gradito intervento della lettrice ROSARIA BARBIERI, pervenuto alle h.21:28 del 21 aprile 2012 e proveniente dall'account rosaria.barbieri@gmail.com; non mi resta che lasciarle la parola: "Un problema che il nuovo governo, secondo me, dovrebbe risolvere è il problema della pensione di reversibilità che viene erogata in maniera diversa tra superstiti con reddito personale e altri senza reddito personale. Se una moglie ha un suo reddito dopo aver lavorato per tanti anni, con sacrifici per accudire i figli, privarsi di dedicarsi a se stessa, alla morte del coniuge la sua reversibilità viene decurtata perchè ha lavorato tutta la vita.
Per contro, le mogli casalinghe che hanno trascorso il loro tempo facendo shopping, frequentando palestre e sale di bellezza, quando rimangono vedove, continuano a essere mantenute dallo Stato senza avere mai versato contributi a un ente pensionistico. I contributi versati dal suo coniuge vengono utilizzati per garantire ai superstiti dei benefici che non si sono guadagnati. Perchè non si fa la proposta di far versare al coniuge lavoratore dei contributi a favore dell'altro? Vorrei sentire il parere di altri. Rosaria BARBIERI". - Grazie, carissima Rosaria: attendiamo ora i commenti dei visitatori di Studio Cataldi, che potranno utilizzare il form collocato qui sotto.
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