Niente Chat su Facebook per chi è agli arresti domiciliari. Lo afferma la Corte di Cassazione spiegando che chi si trova sottoposto a quel regime detentivo ed abbia il divieto di comunicare con terzi, non può permettersi di chattare con i suoi amici sui social network. Non che si debba fare a meno del tutto di Internet, sia ben chiaro, ma per la Corte l'utilizzo della rete può essere fatto solo per ragioni meramente conoscitive e non per comunicare a distanza. Il chiarimento arriva dalla quarta sezione penale della corte che ha così confermato un provvedimento con il quale un detenuto agli arresti domiciliari
si era visto sostituire i domiciliari con il carcere per l'accertata violazione del divieto di comunicare con persone diverse da quelle che abitano con lui o che lo assistono. Nel caso di specie peraltro il detenuto si era messo in collegamento con un suo coimputato. Inutile il ricorso per Cassazione dove il detenuto ha cercato di difendersi sostenendo che nel provvedimento che gli faceva divieto di comunicare con terzi non era stato specificato che il divieto fosse valido anche per le comunicazioni a distanza. La Corte di cassazione (sentenza n.n.4064/2012) ha respinto il ricorso confermando la precedente decisione del tribunale e confermando quindi che con la chat è stato effettivamente viuolato il divieto di comunicare con terzi.
Vedi anche:
Facebook: ecco gli aspetti legali che ognuno dovrebbe conoscere

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: