ZIBALDONE - Il giornalismo d'inchiesta piange Peppe D'AVANZO

Pedalava insieme al suo grande amico e collega d'inchieste Attilio BOLZONI; il ciclismo su bici da corsa il nuovo hobby; se n'è andato il 30 lug '11 a soli cinquantasette anni, forse senza soffrire, fulminato da un infarto inesorabile, GIUSEPPE D'AVANZO. Nato a Napoli nel dicembre del '53, era un punto di riferimento per chi si occupa di questioni di giustizia. "Ma D'Avanzo che ha scritto in proposito?" mi frullava in testa quando su un dato argomento cercavo un centro di gravità, magari non proprio permanente alla Battiato, ma almeno fondato su basi solide. Uno stile straordinario che finanche il Dott. Giovanni FALCONE aveva apprezzato pur nella sua immensa diffidenza ...per i non siciliani. S'è sentito male a Calcata, tra Roma e Viterbo, verso le h.12:30, ed è spirato all'aria aperta come da uomo libero ed intransigente era vissuto. Incredibile conoscitore di tutto e di tutti, Giorgio BOCCA soleva fermarsi a cena a riempire taccuini a forza di abbeverarsi alla sua fonte di approfondimento ossessivo: "Ma tu come le sei tutte queste cose?" tuonava l'autore del 'Provinciale'. Ed il futuro ora ci appare ancor più fosco senza la rassicurante, all'apparenza insofferente, figura di questo grande cronista giudiziario, pronto a disvelarci su "Repubblica" (mai in tv, forse per non rendere troppo noto il suo volto e continuare a fare il segugio sotto copertura) i misteri d'Italia e la malapolitica. L'unica consolazione consiste nell'aver potuto fruire per tanti anni di quel rispetto assoluto del lettore in virtù di un metodo eccellente, tenace e rigoroso. Che la terra Ti sia lieve, grande giornalista!