Figli bamboccioni? Se sono maggiorenni perdono il diritto al mantenimento. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione facendo notare che i genitori sono tenuti a mantenere i figli anche dopo diciott'anni ma l'obbligo cessa se provano che i loro figli hanno raggiunto l'indipendenza economica oppure sono stati posti nella concreta possibilità di essere autosufficienti ma che di tale opportunità non hanno tratto colpevolmente profitto. La decisione è della terza sezione civile della Corte che si è occupata del caso di una coppia romana separata il cui figlio maggiorenne era stato affidato alla madre sin da quando era minorenne. Il padre una volta che il figlio aveva raggiunto la maggiore età aveva sostenuto di non dover pagare più il mantenimento e aveva fatto notrare (nella controversia
con la ex moglie) che suo figlio aveva anche acquisito la legittimazione ad ottenere dall'altro genitore il contributo al proprio mantenimento. Sulla questione della legitimazione la Corte ha dato ragione all'ex moglie spiegando che "la legittimazione del figlio divenuto maggiorenne non esclude quella della madre affidataria e titolare dell'assegno di mantenimento per il figlio in base alla sentenza di divorzio, dovendosi ribadire che il coniuge separato o divorziato, gia' affidatario del figlio minorenne, e' legittimato anche dopo il compimento da parte del figlio della maggiore eta', ove sia con lui convivente e non economicamente autosufficiente, ad ottenere dall'altro coniuge un contributo al mantenimento del figlio". In relazione all'obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni, la Cassazione torna invece a ribadire che l'obbligo vige solo se il figlio "incolpevolmente non ha raggiunto l'indipendenza economica".

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