E' stato presentato sul sito del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) il decreto approvato ieri sul federalismo fiscale che riforma l'economia locale sostituendo trasferimenti statali con tributi comunali. Come si legge in una skeda di Adnkronos secondo le indicazioni del Ministero con il nuovo decreto "si passa dalla finanza derivata a quella autonoma, sostituendo oltre 11 Mld di trasferimenti statali annui - assegnati in base al criterio irrazionale della spesa storica - con tributi propri e compartecipazioni. Si riforma cosi' la finanza locale alimentata, oltre che dai trasferimenti, da ben 18 fonti di gettito (dall'Ici alla 'tassa sull'ombra'). Vengono eliminate o accorpate ben 10 delle 18 attuali forme impositive. Le imposte locali diventano 'tracciabili' ".
Dal 2014, alcuni tributi statali sono assorbiti nelle imposte municipali propria e secondaria, senza aggravio per il contribuente. Il decreto sul fisco comunale riduce pero' anche le altre imposte: con la cedolare secca l'imposizione sui redditi da affitto passa al 19% e al 21%, rispetto a un'aliquota che oggi puo' superare il 40%. Le imposte sui trasferimenti immobiliari vengono ridotte dell'1%.
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