POSTA e RISPOSTA n°157 torna sull'argomento del suicidio assistito di Lucio MAGRI. Quella Persona tenera, dolce e fortissima che risponde al nome di MINA WELBY, Co-Presidente dell'Associazione Luca COSCIONI, mi aveva indirizzato un opportuno post con riferimento al brutale sasso nello stagno che avevo scagliato con il pezzullo del 3 dic '11. Questo il primo contributo di Mina: "Certo nel nostro paese, l'Italia, non esiste il reato Eutanasia, esiste il reato di omicidio del consenziente. Per questo si vorrebbe la depenalizzazione del suicidio assistito. Esistono situazioni di sofferenze inaudite, e sono sicuramente in aumento a causa dell'invasività della medicina, dove una persona desidera nulla più che poter aver pace e non soffrire più. Le cure palliative hanno anch'esse i loro limiti e non sono accessibili a tutti. Anche in Italia esiste l'eutanasia
, ma si fa e non si dice. All'Associazione Luca Coscioni è stata rifiutata l'inchiesta parlamentare sull'eutanasia clandestina in Italia, iniziativa partita da Welby con 25000 firme entro pochi mesi. Non è giusto che le persone devono rifugiarsi all'estero per far nascere vite (legge40) e per morire. Nessuno può essere costretto una vita di sola sofferenza insopportabile. Riguardo alla Svizzera il diritto penale ha dato la possibilità al suicidio assistito, se sia contemplata anche una grave depressione, lo giudicheranno i medici. Trovo inoltre cinico riferirsi alla Mafia! Mina Welby www.lucacoscioni.it". Ho risposto così a Mina: "Il distinguo mi pareva nettissimo. Questo voglio dirglielo chiaro e forte. Ho voluto, forse anche certamente male, esprimere le perplessità che, dal punto di vista giuridico, si agitano dietro il gesto di Lucio MAGRI. Il mio timore è che si presti a strumentalizzazioni per disfarsi di un anziano danaroso e fastidioso da curare da portare a morire in Svizzera. Che il tutto divenga un business e nulla più: secondo Lei quante volte quella commissione medica di Zurigo avrà espresso parere negativo? Le assicuro che la realtà tecnico-giuridica, purtroppo, nasconde sfaccettature insidiose. Altro mio timore è che, stante il carisma indubbio che promanava dalla figura di Lucio Magri, possa 'attizzare' degli emuli. Sono stato un po' brutale, ma è questo il punto di partenza del mio ragionamento. Non cinico. Cinico equivale etimologicamente ad indifferente o sprezzante ai valori e ai sentimenti. Volevo estremizzare il ragionamento giuridico. Le assicuro che al Suo contributo verrà dato il massimo risalto. Se può e vuole, potrà anche sviluppare in modo più esteso il Suo (o Tuo, se posso, visto che quasi sempre do del Tu ai visitatori) pensiero. Da anni curo la rubrica dei lettori ed abbiamo dato spazio, del tutto disinteressatamente, a tanti temi della società quando altri li censuravano o li tenerevano in spregio. La nostra è una voce libera. Personalmente mi ha raggelato la vicenda di Lucio Magri. Mi ha sconvolto." - Ne è scaturita la seguente lettera di MINA WELBY: "Caro Paolo, Ti do subito del tu e ti ringrazio per questa risposta. Mi fa piacere che lavori a Macerata. Due anni fa ero stata invitata dagli studenti per un convegno all'Università. Con me c'era dott. Ciacca che ha assistito Giovanni Nuvoli. C'era anche un professore di diritto penale; dovrei cercare nell'agenda vecchia come si chiamava. Io non ho studiato diritto né penale, né civile. Sono una semplice cittadina e insieme a Piergiorgio abbiamo letto e studiato i documenti disponibili. Per dire la verità, il tuo post è stato molto estremo e mi ha fatto drizzare le orecchie. Sei riuscito a sconvolgere anime tranquille, spero. Anch'io mi sono tenuta breve, e la brevità nel dire delle cose spesso lascia aperto grande spazio per interpretazione e riflessione. Certo che rimangono sempre molti dubbi intorno alle richieste di suicidio assistito all'estero. Credo però, che lo stesso si possa dire di un testamento biologico, o quando dei familiari chiedono a un medico di non far soffrire oltre un loro caro, specialmente se anziano. Qualcuno mi prospettava perfino la possibilità di falsificazioni di documenti. Tutto è possibile. Penso che con i mezzi che oggi ha la giustizia anche delitti di questo tipo possono essere scovati e puniti. Il gesto di Magri mi ha sinceramente lasciata basita. Mi chiedo se una depressione non sia curabile, non dico guaribile. Ho letto un articolo, dove si diceva che era stata la terza volta che era andato in Svizzera. Quindi c'era, a parer mio, una gravità particolare da rispettare. Sarò troppo indulgente verso i medici? Sono sempre piena di dubbi e vorrei mancare mai di rispetto a nessuno. Emuli? Questo timore ho spesso, quando ci sono persone che si rivolgono a me e mi chiedono di aiutarli perchè anche loro vorrebbero farla finita come Welby. Fino ad oggi sono sempre riuscita a far riflettere e insistere perchè avessero migliore assistenza e cure necessarie per avere migliore qualità di vita. E' questo il compito mio nell'Associazione Luca Coscioni: dignità in una vita indipendente, non perchè un malato grave possa essere indipendente, ma che decida lui in tutto e per tutto, e poi dignità nel morire, accompagnati dalle cure necessarie fornite dal SSN, appunto come hanno vissuto Piergiorgio, Luca Coscioni e come vivono Paolo Ravasin, malato di Sla, e Severino Mingroni, un locked-in dell'Abruzzo, per citare solo due di grandi lottatori per una vita dignitosa. E' defatigante la lotta con le strutture dell'assistenza sociale e le istituzioni locali e regionali e specialmente dello Stato per ottenere giustizia nelle cure e l'assistenza per una vita di minima qualità. Ecco, esistono persone in Italia che si lasciano morire per non pesare sulle loro mogli, figli o altri familiari, perchè sono senza assistenza e vedono che la gravità della loro situazione è lasciato tutta sulle loro spalle. Sul nostro sito abbiamo il link soccorso civile. Hai ragione, che ci potrebbe essere chi porta un genitore in Svizzera per un cosiddetto suicidio assistito. Pecunia non olet. E si trova sempre chi a pagamento fa quello che chiedi. C'è anche chi al ritorno viene indagato per aver accompagnato qualcuno a morire. Penso ci possano essere testimonianze utili e che si possa conoscere la verità. Almeno, spero. Mi prenderò del tempo a leggere anche altro nel vostro sito interessantissimo. Intanto grazie e a risentirci. Mina Welby" - Siamo noi che Ti ringraziamo, cara Mina e voglio farlo anche a nome dei nostri lettori: ad multos annos!
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