Con il Codice dei crimini internazionali, in attuazione dello Statuto di Roma, l'Italia amplia la propria giurisdizione penale, introduce il crimine di aggressione ed estende i crimini di guerra

Codice dei crimini internazionali: cosa prevede

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per l'introduzione di un Codice dei crimini internazionali, ciò al fine di dare attuazione agli obblighi assunti con lo Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale.

Il nuovo codice arriva a 25 anni dall'istituzione dello Statuto di Roma, con cui nasceva, appunto, la Corte penale internazionale.

Nel 2022 è stata nominata la commissione ministeriale, per dare attuazione a quegli obblighi internazionali assunti in occasione della Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite il 17 luglio 1998, che ha presentato la relazione finale sul Codice dei crimini internazionali.

Vai alla relazione sul Codice crimini internazionale

Il 16 marzo 2023, il Governo ha approvato il ddl che, nello specifico, introduce il crimine di aggressione ed estende i crimini di guerra.

Con il nuovo codice, inoltre, l'Italia amplia universalmente la sua giurisdizione penale, perseguendo i crimini ovunque commessi, se l'autore si trova stabilmente in territorio dello Stato.

Il testo approvato dal Cdm è illustrato il 20 marzo a Londra dal Guardasigilli Nordio alla conferenza dei ministri della Giustizia, di supporto all'azione della Corte penale internazionale e alle sue indagini in Ucraina.



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