L'Esecutivo pensa ad una deroga alla liberalizzazione per i clienti più vulnerabili. Le obiezioni di Arera

Bollette, l'intervento sugli oneri di sistema

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Tenta una manovra per tornare indietro il Governo ed evitare l'aumento smisurato di bollette di luce e gas. Un tentativo che parte dal documento programmatico di bilancio (Dpb) e ricomprende un intervento sugli oneri di sistema che riguardano gli importi fatturati per la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. A tal proposito si pensa al trasferimento degli oneri di sistema nella fiscalità generale.

Bollette, la rete di protezione per i clienti deboli

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A ciò si aggiunga l'idea della costituzione di una rete di protezione per i clienti più deboli del mercato elettrico. Come riporta il Sole 24 Ore, nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue (944/2019) sul mercato interno dell'elettricità, nel caso degli utenti più vulnerabili sarebbe possibile una deroga rispetto alla completa liberalizzazione del mercato elettrico prevista per il 2023. Sarebbero tratta di 4,7 milioni di utenti, calcolati dal ministero della Transizione ecologica, compresi gli over 75, i titolari del bonus sociale (lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico), le persone che necessitano di apparecchiature salvavita, i soggetti con disabilità

coperti dalla legge 104, le utenze ubicate nelle isole minori interconnesse e quelle delle aree colpite da terremoti. Stabilisce infatti l'articolo 11 del dl prevede che, non appena sarà cessato il servizio di maggior tutela - ovvero il 1 gennaio 2023 - i venditori dovranno offrire ai clienti vulnerabili e in condizioni di povertà energetica che ne faranno richiesta la fornitura energetica a un prezzo che rifletta il costo dell'energia nel mercato all'ingrosso, nonché i costi efficienti della commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio definiti dall'Arera. Per garantire una maggiore consapevolezza degli utenti, l'Arera dovrà definire in via transitoria e comunque fino al 31 dicembre 2025, un indice di riferimento mensile del prezzo all'ingrosso.

Bollette, le criticità evidenziate da Arera

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A tal proposito però la stessa Arera rileva le difficoltà di identificare una platea così quando mancano informazioni note ai venditori. L'idea è quella che la misura possa riguardare solo ai beneficiari del bonus sociale elettrico per disagio economico e fisico. Sempre secondo l'Autorità la norma sarebbe troppo generica e non spiegherebbe a chi spetta l'obbligo (tutti i fornitori del mercato libero o solo quello attuale) esponendo il cliente al rischio di non riuscire a ottenere una tariffa calmierata.


Foto: 123rf.com
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