L'associazione dei consumatori, Adoc, ha annunciato l'inizio di una campagna contro i gestori telefonici, per richiedere il rimborso della tassa governativa di concessione sui telefonini. La tassa è di 5,16 euro al mese, per gli abbonamenti privati, e di 12,91 euro mensili, per la fascia business. Poiché i giudici tributari del Veneto hanno dichiarato illegittima l'applicazione della tassa, ritenuta implicitamente abrogata, il commissario dell'Agcom, a fine febbraio aveva chiesto lumi sulla vicenda al Presidente della sua autorità, Corrado Calabrò, per assumere una iniziativa, in linea con la decisione dei giudici veneti. Adoc fa sapere che sarà possibile scaricare il modulo di rimborso, che il cliente potrà fare valere nei confronti del proprio gestore, potendo ottenere il maltolto degli ultimi tre anni, che ammonta a 185,76 euro per i privati e a 464,76 euro per i clienti business. Poiché sono previsti migliaia di ricorsi davanti alle Commissioni Tributarie di tutta Italia, Adoc chiede un confronto diretto con i gestori, per evitare tali impacci e giungere a una rapida conclusione. Oltre tutto, il fatto che la tassa di concessione non si applica alle carte ricaricabili si potrebbe configurare come politica discriminatoria, aggravando così la posizioni dei gestori di telefonia.

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