Il bando è operativo dal 9 dicembre scorso nella parte riservata ai professionisti under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dal sisma

di Gabriella Lax - "Resto al Sud" per i professionisti, ad un anno dall'annuncio della ulteriore chance ai nastri di partenza per le domande.

Leggi Resto al Sud per professionisti e under 46 dal 9 dicembre

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre del decreto 5 agosto 2019, n. 134 e poi con l'adozione della circolare n. 22/2019 (che modifica la circolare del 2017) del dipartimento per le Politiche di coesione.


Resto al Sud incentivi anche ai professionisti

[Torna su]

È operativo dal 9 dicembre scorso il bando "Resto al Sud" per la parte riservata ai professionisti under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. I professionisti possono accedere agli incentivi previsti da 'Resto al Sud' e presentare i progetti sulla piattaforma online di Invitalia.

Estensione al cratere sismico

[Torna su]

Nello specifico, con il decreto legge 123/2019, la misura è stata estesa ai professionisti (e alle imprese) dell'area del cratere sismico del Centro Italia: e dunque Lazio, Umbria e Marche.

Novità della circolare e invio delle domande

[Torna su]

La nuova circolare, oltre ad indicare la data di apertura dello sportello di Invitalia, sancisce che l'età dei beneficiari va 35 a 45 anni e consente l'invio della domanda di contributo anche per le attività libero-professionale svolte da "soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché dagli esercenti le professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4". Potranno dunque accedere all'incentivo i liberi professionisti che, nei 12 mesi che precedono la richiesta di agevolazione, non sono stati titolari di partita Iva per un'attività analoga a quella proposta per il finanziamento e che mantengono la sede operativa nelle regioni interessate.

Le domande, insieme alla documentazione del progetto imprenditoriale, vanno inviate a Invitalia, attraverso l'apposita piattaforma su Invitalia.it. L'Agenzia valuterà i progetti in base all'ordine cronologico di arrivo e ne valuterà la sostenibilità tecnico-economica.

La copertura di Resto al Sud

[Torna su]

Il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e si concretizza in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell'investimento complessivo; un finanziamento bancario pari al 65% dell'investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. L'importo massimo del finanziamento erogabile è di 50mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo totale di 200mila euro. La misura, introdotta nel 2017, consente di avviare iniziative imprenditoriali per la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; la fornitura di servizi alle imprese e alle persone; il turismo. Sono ricomprese le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all'avvio dell'attività.


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: