La Commissione europea ha aperto alla procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo del debito nei confronti dell'Italia

di Gabriella Lax - Primo ok da parte della Commissione europea alla procedura di infrazione contro l'Italia. Quello che si temeva è accaduto. Nel 2018 non è stata rispettata la regola del debito, e nemmeno nel 2019, lo stesso accadrà il prossimo anno.

Ue, la Commissione europea contro l'Italia per disavanzo eccessivo del debito

La Commissione europea ha aperto dunque alla procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo del debito nei confronti dell'Italia, si tratta di un debito che «pesa per 38.400 ad abitante oltre ai 1000 euro a testa per rifinanziarlo».

Quella che è stata rilevata dall'esecutivo di Bruxelles è una "deviazione significativa" rispetto agli impegni presi che, come si legge rapporto sul debito italiano «non cambierebbe se l'impatto di bilancio del programma straordinario di manutenzione delle strade (0,18% del Pil) seguito al crollo del ponte Morandi e il piano per limitare i rischi idrogeologici dovuti al maltempo venisse considerato tra gli "eventi eccezionali"».

In realtà, non si tratta di un avvio formale della procedura di infrazione perché formalmente toccherà agli Stati, attraverso il consiglio, ma si tratta comunque di un significativo impulso da parte della Commissione.

Infine «il criterio del debito dovrebbe essere considerato non rispettato per cui una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata» si legge sempre nel documento.

Da ora sarà il Comitato economico e finanziario (composto dai rappresentanti dei ministri del Tesoro europei) a dover decidere entro quindici giorni. Un ultimo passaggio che, senza un eventuale accordo con il nostro governo per evitare la procedura, potrebbe di fatto aprire le porte alle sanzioni. Tutto a discapito del nostro Paese costretto a mettere in pratica estenuanti misure per ridurre il debito anche per diversi anni. Per scongiurare questa ipotesi, si dovrà varare una manovra finanziaria entro il 2019.


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