Anche il bacio tentato diventa violenza sessuale. Lo evidenzia la Corte di Cassazione per la quale, ai fini penali, non ha alcuna rilevanza che il bacio non sia stato schioccato. Applicando questo principio, la Terza sezione penale ha reso definitiva la condanna ad un anno e due mesi di reclusione nei confronti di Valter B., direttore della Banca di Credito Cooperativo di Preganzioli per aver tentato, il 14 febbraio del 2000, di 'sfiorare con le labbra il viso' della dipendente Federica M. per darle un bacio. Stando alla sentenza
549 di oggi, quel bacio non era stato schioccato ma come scrivono gli 'ermellini' nella motivazione 'tra gli atti suscettibili di integrare il delitto' di violenza sessuale 'possono essere ricompresi anche i tentativi di baci sulla bocca'. Condannato in base all'art. 609 ter del codice penale (Tribunale di Treviso, maggio 2002, e Corte d' appello di Venezia, un anno dopo), il direttore di banca si e' rivolto alla Suprema Corte facendo notare come la condanna ad un anno e due mesi di reclusione fosse eccessiva 'posto che il mero sfioramento con le labbra del viso altrui per dare un bacio non potrebbe avere contenuto libidinoso'.

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