I dati e il funzionamento del Fondo di Solidarietà per i mutui prima casa

di Redazione - Oltre 37mila famiglie hanno visto sospese le rate dei mutui sulla prima casa. Questi i dati del Fondo di Solidarietà, diffusi dal Mef e dall'Abi che in una nota hanno spiegato come l'accesso al sostegno statale ha consentito ai nuclei familiari in difficoltà di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate per un controvalore di oltre 3,5 miliardi di euro (con impegno per lo Stato di oltre 50 milioni di euro).

I dati aggiornati al 2016 (e basati su sei anni di operatività del Fondo) si spiega nella nota, confermano "l'efficacia dello strumento che vede le istituzioni pubbliche e le banche italiane collaborare su misure straordinarie che vengono incontro alle esigenze delle fasce deboli della popolazione".

Come funziona e come accedere al Fondo

Il Fondo di solidarietà prima casa, si ricorda, è stato istituito nel 2007 presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (e successivamente modificato nel 2012).

Per poter fruire del beneficio sono necessari alcuni requisiti. Anzitutto, l'immobile oggetto del mutuo per il quale si richiede la sospensione delle rate per 18 mesi deve essere l'abitazione principale e il prezzo di acquisto non deve superare i 250mila euro.

Gli eventi che determinano il diritto al beneficio sono: la perdita del lavoro e lo stato di disoccupazione (condizioni che devono essere presenti all'atto della domanda) e il decesso, la non autosufficienza o handicap grave dell'intestatario (o di uno dei due cointestatari). Altro requisito necessario è l'Isee non superiore a 30mila euro. Per chi è già in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo, lo stesso non deve superare, inoltre, i 90 giorni consecutivi.

La domanda per l'accesso al Fondo va presentata alla banca erogatrice del mutuo, la quale provvederà ad inoltrarla telematicamente al gestore Consap.


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