Dopo il fallimento del tentativo di aumento di capitale sul mercato, il provvedimento approvato nella notte rappresenta un paracadute per la banca

di Valeria Zeppilli - Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre il Consiglio dei ministri ha espresso il suo sì definitivo al decreto banche e alla dotazione di 20 miliardi di euro, alla quale attingere per varare degli specifici interventi sul capitale e sulla liquidità.

Il via libera al decreto vuol dire anche via libera al paracadute per MPS, alla luce del previsto fallimento del tentativo di aumento di capitale sul mercato.

Della somma stanziata per il fondo e messa a disposizione del governo, a questa banca sarà destinata la quota necessaria e sufficiente per colmare i requisiti che sono stati identificati dagli stress test Bce. Come spiegato dal Ministro Padoan, il sostegno pubblico consentirà al Monte dei Paschi di Siena di proseguire il piano industriale da sottoporre all'approvazione delle autorità dell'Unione Europea.

Se per capire come effettivamente sarà gestita la partecipazione e se il futuro sarà quello di una progressiva dismissione occorrerà attendere qualche mese, dall'approvazione arriva però anche una conseguenza immediata per i risparmiatori, che hanno in mano circa 2 miliardi di obbligazioni subordinate: queste saranno convertite in azioni.

La salvaguardia del loro valore sarà comunque garantita mediante un meccanismo in forza del quale la banca scambierà le azioni con delle obbligazioni ordinarie di valore pari a quello delle subordinate. Le azioni oggetto di scambio saranno acquistate dal Tesoro.

Per i clienti retail la conversione sarà fatta per un valore pari al 100% del valore nominale.

Per quanto riguarda, invece, gli investitori istituzionali, la conversione riconoscerà loro una percentuale del valore nominale pari al 75%.


Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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