Antonio BOCCUZZI, figlio di immigrati pugliesi approdati a Torino alla ricerca di un lavoro, è diplomato in un istituto tecnico industriale e di mestiere faceva l'operaio qualificato; infatti, per tredici lunghi anni ha lavorato presso lo stabilimento di Torino ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni ove fu l'unico superstite dell'atroce incidente avvenuto nel 2007; penso che l'odore acre gli sia rimasto conficcato nelle narici; riportò ustioni al volto ed alle mani; visto e considerato che già aveva avuto la rara fortuna di sopravvivere ad una delle più inaccettabili tragedie della pur martoriata storia di questo Paese, lo avevano licenziato; dal 29 aprile 2008 è deputato della Repubblica eletto nel gruppo del PD, circoscrizione Piemonte 1. Suo pallino l'istituzione di una Procura Nazionale per la sicurezza sul lavoro, sogno di Raffaele GUARINIELLO (con la Procura Nazionale per i reati ambientali).
Ora, l'On. operaio Boccuzzi ha presentato un'interpellanza intitolata: "Napolitano non firmi il decreto che dimezza i risarcimenti da danno biologico".
Un ringraziamento speciale va a Gino Michele Domenico ARNONE, che si è interessato alla vicenda insieme all'Avv. Renato AMBROSIO (Studio Legale Associato Ambrosio & Commodo).

"Il governo in queste ore ha redatto, con inconsueta celerità, uno schema di tabelle risarcitorie che dimezza di fatto il risarcimento del danno biologico per gli incidenti stradali e la responsabilità medica nei casi di menomazioni all'integrità psicofisica comportante una macro invalidità permanente compresa tra 10 e 100 punti percentuali. Mi appello al presidente Napolitano perché non firmi il decreto che è di una gravità inaudita". Lo dice Antonio Boccuzzi, deputato del Pd.
"Il provvedimento sembrerebbe ormai definitivo - prosegue Boccuzzi -; il tentativo è quello di ridurre l'ammontare dei risarcimenti con un danno enorme per chi ha subito un incidente.
La situazione che si verrebbe a creare è quanto mai drammatica.
Le vittime che hanno subito pesanti lesioni vivono una situazione di grave e devastante handicap psico-fisico, così come le loro famiglie che già nella attuale situazione, con i risarcimenti vigenti, hanno enormi difficoltà a far fronte alle necessità dei propri congiunti.
Il livello raggiunto è oramai inaccettabile, in continuità peraltro con la legge 57 del 2001 che in un solo colpo ridusse i risarcimenti e innalzò la soglia del danno considerato microlesione, percorso proseguito nel 2005 con l'emanazione dell'art. 139 D.lgs 209/2005 che imponeva ulteriori strettoie risarcitorie e procedurali nell'ambito delle microlesioni".
"Auspico quindi - conclude Boccuzzi - una particolare attenzione da parte del Presidente della Repubblica, perché non si può ledere la dignità di chi oggi è più debole. Nei prossimi giorni presenterò al ministro competente una interpellanza urgente per conoscere le motivazioni di tale iniziativa, sollecitando un ripensamento rispetto alla strada intrapresa".
Continueremo a seguire gli sviluppi della delicatissima vicenda che, su Studio Cataldi e LIA Law In Action, abbiamo trattato in anteprima il giorno di Pasqua, 31 marzo '13.
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