Come se non bastasse l'aumento vertiginoso del prezzo della benzina negli ultimi mesi, la Guardia di Finanza ha scoperto nella zona di Padova distributori di carburanti taroccati che erogavano meno di quanto indicato dalla colonnina. Il Codacons ha chiesto a tal proposito che i controlli della Gdf siano intensificati, poiché sostiene che le truffe ai danni degli automobilisti da parte dei distributori di benzina siano più diffuse di quanto si possa pensare. L'associazione ha inoltro invitato il Governo a modificare il Decreto n. 32 del 18 gennaio 2011 messo in atto dal Governo
Berlusconi, il quale ha innalzato la tolleranza per i controlli metrologici casuali del 50%, abbassando così il livello di tutela per gli automobilisti da frodi di questo genere. Prima dell'ingresso del decreto, la tolleranza era dello 0,5%, mentre ora è salita allo 0,75%: all'atto pratico, il Codacons ha calcolato che prendendo come riferimento l'attuale prezzo della benzina di 2 euro al litro, su un pieno di 50 litri il decreto autorizzerebbe la pompa di benzina a sottrarre al consumatore 0,375 litri, pari a 75 centesimi, contro i precedenti 0,25 litri, pari invece a 50 centesimi. L'associazione ha inoltre messo in evidenza che un piccolo distributore che eroga 1 milione di litri l'anno di carburanti guadagnerebbe con l'attuale decreto almeno 15.000 euro in più, sottratti ingiustamente a migliaia di automobilisti, mentre un grande distributore che può arrivare ad erogare fino a 6 milioni di litri di carburanti arriverebbe facilmente alla mega-cifra di 90.000 euro l'anno.

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