L'obiettivo per la crescita dell'economia spagnola passa attraverso la creazione di nuova occupazione, realizzata su un fondamento più solido e sostenibile grazie all'adozione di una serie di misure volte a rafforzare la capacità del tessuto economico ed assicurare un sostegno produttivo ed efficace per la crescita. Il Governo spagnolo, in questo quadro di sostegno ed impulso all'economia, ha varato una serie di provvedimenti di riforma del quadro giuridico economico; tali provvedimenti possono essere valutati vantaggiosi in quanto contribuiscono in modo determinante a far accrescere la fiducia nella capacità della Spagna di superare i problemi determinati dalla crisi economica internazionale. Risultato fondamentale di questo processo è stata l'adozione del Regio Decreto legge n. 6/2010 che, in conformità con gli obiettivi suddetti, ha affrontato le riforme in diverse aree (come ad esempio nel campo dell'edilizia), contribuendo alla efficienza e al risparmio energetico, incrementando i livelli occupazionali, facilitando l'accesso dell'industria nazionale ai mercati internazionali, sostenendo e favorendo il turismo. Inoltre, si è intervenuti anche con una serie di riforme necessarie per promuovere e sostenere tutto il settore produttivo: in primo luogo, con misure per alleggerire il carico fiscale delle imprese ed applicare criteri meno rigorosi per il recupero dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), in caso di fatture non pagate, che hanno un peso particolarmente rilevante per le imprese, alleviando con tale intervento l'impatto negativo arrecato all'attività economica delle aziende dalla mancata riscossione. L'articolo 7 del Regio Decreto legge n. 6/2010 interviene con la semplificazione dei requisiti per il recupero dell'imposta sul valore aggiunto, modificando l'art. 80 della legge 37/1992, prevedendo che la base imponibile può essere ridotta nella proporzione in cui il credito è del tutto o in parte inesigibile. L'art. 80 della legge sull'IVA prevede questa possibilità in 2 casi specifici: nella prima ipotesi, nel caso in cui i debiti del cliente moroso siano stati "rivendicati" in tribunale; nella seconda nel caso in cui il debito sia di un cliente moroso in una situazione di insolvenza o fallimento. La legge dispone alcune condizioni necessarie affinché possa applicarsi tale norma: che sia trascorso un anno dall'emissione della fattura; che la fattura risulti registrata nella documentazione fiscale tenuta dall'azienda; che il destinatario dell'operazione, agendo come imprenditore o professionista, abbia una base imponibile, al netto IVA, superiore ai 300 euro; che il contribuente abbia fatto valere il suo diritto attraverso un procedimento legale o tramite notaio. La legge spagnola, venendo incontro alle direttive europee, pone in essere misure concrete volte a combattere le conseguenze negative derivanti dai creditori morosi. La possibilità di ricorrere a questa normativa in un momento in cui la crisi economica internazionale, che sta colpendo tutta l'Europa, determina inevitabilmente maggiori rischi per tutte le aziende, soprattutto per le medie e piccole che devono far fronte con strumenti efficaci e tempestivi al mancato pagamento dell'IVA da parte dei creditori morosi, produce significativi effetti positivi per le aziende, in particolare, in una situazione economica generale che presenta diverse criticità. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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