Antonio Filippi, responsabile energia della Cgil nazionale, le prime notizie sulla forte esplosione verificatasi nel centro nucleare di Marcoule in Francia  a pochi chilometri dal confine italiano, ha dichiarato che "Proprio la nostra vicinanza con le centrali francesi deve impegnare il governo italiano a fare pressioni perché si acceleri la decisione". L'esplosione, che sinora ha provocato un morto e quattro feriti, sembra essere stata provocata da un incendio dell'impianto di ritrattamento di rifiuti radioattivi. Oltre alla solidarietà nei confronti dei lavoratori francesi e delle loro famiglie, "l'incidente nucleare conferma ancora una volta che i cittadini italiani con il voto del 12/13 di giugno hanno fatto benissimo a dire no al nucleare in Italia". "E ora - sottolinea il sindacalista - come abbiamo sempre sostenuto, è necessario che tutti i paesi europei decidano di chiudere le loro centrali atomiche. La Germania ha deciso che entro il 2022 sarà fuori definitivamente dal nucleare e anche in Francia si aperto un forte dibattito sulla chiusura delle centrali". "E' ora di smetterla dunque con il silenzio del governo
italiano ed è urgente produrre il nuovo piano energetico nazionale che - conclude Filippi - si deve basare essenzialmente sulle energie rinnovabili l'efficienza e il risparmio energetico; si possono creare miglia di posti di lavoro e nuove aziende creando ricchezza nel rispetto dell'ambiente e delle salute di tutti i cittadini". Il governo di Parigi ha voluto precisare che "non c'è stata fuga radioattiva" e che non si è ricorsi ad " alcuna misura di isolamento o di evacuazione" del sito.
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