Pubblichiamo lo stralcio di una nota inviata dall'Avv. Giuseppe Lipera, difensore del Dott. Bruno Contrada in relazione al procedimento contro due ex pentiti, Pulci Calogero e Giuga Giuseppe (procedimento in cui Contrada è costituito parte civile). L'Avv. Lipera ha messo cortesemente a disposizione dei lettori di studiocataldi.it la sentenza di assoluzione e il ricorso per Cassazione presentato a difesa della parte civile
costituita. "Mentre a Palermo il dott. Bruno Contrada si difende nel processo che lo vede imputato di concorso esterno mafioso (arrestato nel 1992, verrà prima condannato In Tribunale, poi assolto in Corte di Appello, poi la sentenza assolutoria verrà annullata, poi nuovamente condannato) giungono inaspettatamente le accuse di due pentiti tali Giuca e Pulci della mafia nissena". Approfondite indagini degli investigatori - spiega l'Avv. Lipera - accerteranno che "le accuse dei due criminali di Caltanissetta sono perfette calunnie". Come spiega il difensore di Contrada i due "vengono rinviati a giudizio e assolti dal Tribunale di Catania. Propongono appello sia la Procura della Repubblica di Catania, nella persona della dott.ssa Giovannella Scaminaci della D.D.A., che la Procura
Generale di Catania, nella persona del sot. Procuratore dott. Ugo Scelfo (oltre alla parte civile naturalmente). In dibattimento il sost. Procuratore Generale dott. Roberto Campisi ne chiederà la condanna, ma i due verranno nuovamente assolti". In allegato è consultabile il ricorso contro la sentenza di assoluzione della Corte di Appello di Catania presentato dall'Avv. Giuseppe Lipera a difesa del Dott. Bruno Contrada (ex Dirigente Generale della Polizia di Stato, costituito parte civile nel processo per calunnia contro i due pentiti).
"La parola spetta adesso ai giudici del 'Palazzaccio'" conclude Lipera che ha definito inspiegabile la sentenza assolutoria.
Testo integgrale della sentenza assolutoria dei pentiti
Il testo del ricorso per Cassazione presentato dall'Avv. Giuseppe Lipera

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