La Corte di Cassazione invita i proprietari di animali domestici ad adottare particolari cautele per evitare che gli amici a quattro zampe possono arrecare danni a terzi, anche quando si trovano all'interno di un condominio. La Corte (sentenza 4672/2009) spiega che chi vuole portare Fido nel cortile condominiale deve custodirlo con particolare cautela e quindi munirlo di museruola e guinzaglio, giacché se l'animale aggredisce qualcuno si è responsabili anche sotto il profilo penale. Sulla scorta di tale principio la Quarta Sezione penale della Corte ha confermato la condanna per il reato di lesioni colpose nei confronti di un uomo che nonostante ripetute lamentele da parte dei condomini continuava a giocare, con il suo cane
nel cortile condominiale, tirandogli una pallina. Un giorno l'animale aveva gradito un condomino facendolo cadere a terra e provocandogli delle lesioni. Il caso finiva in Tribunale e i giudici, sia in primo grado sia nel giudizio d'appello, infliggevano all'imputato una condanna per lesioni colpose. L'uomo inutilmente ha tentato di rivolgersi alla Suprema Corte che ha respinto il suo ricorso evidenziando che il proprietario dell'animale è "colpevole di avere lasciato libero l'animale e omesso di custodirlo nel cortile condominiale, dove si trovavano altre persone, tenuto conto della mole dell'animale". Ed egli, scrive ancora la Corte, è tanto più colpevole perché "era solito fare quel gioco con il cane nel cortile condominiale, libero dal guinzaglio e dalla museruola, e che nonostante gli ammonimenti, non aveva inteso usare maggiore cautela".

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