I decreti attuativi della riforma fiscale rafforzano l'adempimento collaborativo grazie al ruolo di professionisti altamente qualificati che dovranno certificare la rispondenza dell'organizzazione imprenditoriale al rischio fiscale

I decreti attuativi della riforma fiscale

Con l'approvazione dei decreti attuativi della riforma fiscale (legge n. 111/2023), da parte del Consiglio dei Ministri del 17 novembre 2023, l'adempimento collaborativo si rafforza grazie al ruolo di professionisti altamente qualificati che dovranno certificare la rispondenza dell'organizzazione imprenditoriale al rischio fiscale.

In particolare, il primo decreto si occupa del contenzioso fiscale, mentre il secondo potenzia lo strumento dell'adempimento collaborativo e chiama in causa anche gli avvocati che, insieme ai commercialisti, potranno rilasciare una certificazione volta a ridurre i tempi a disposizione dei Fisco per i controlli.

Contenzioso tributario

In attuazione dell'art. 19 della legge delega 9 agosto 2023, n. 111, con il decreto legislativo approvato dal Governo vengono attuati i principi e i criteri direttivi per la revisione della disciplina del contenzioso tributario quali, in particolare:

  • il coordinamento tra gli istituti per garantire la deflazione del contenzioso nella fase antecedente alla costituzione in giudizio;
  • l'ampliamento e il potenziamento dell'informatizzazione della giustizia tributaria tramite la semplificazione della normativa;
  • il rafforzamento del divieto di produzione di nuovi documenti nei gradi processuali successivi al primo;
  • la previsione della pubblicazione e della successiva comunicazione alle parti del dispositivo dei provvedimenti giurisdizionali entro termini ristretti;
  • l'accelerazione dello svolgimento della fase cautelare anche nei gradi di giudizio successivi al primo;
  • le previsioni sull'impugnabilità dell'ordinanza che accoglie o respinge l'istanza di sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato.

Adempimento collaborativo

In attuazione dell'art. 17 della legge delega 9 agosto 2023, n. 111, il decreto approvato dal Governo introduce nuove misure volte a potenziare il regime dell'adempimento collaborativo, quali in particolare:

  • la progressiva riduzione della soglia per l'accesso all'applicazione dell'istituto;
  • l'apertura del regime anche a società appartenenti ad un gruppo di imprese, nel caso in cui almeno un soggetto del gruppo possegga i requisiti di ammissibilità e il gruppo abbia adottato un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo in modo unitario per tutte le società del gruppo del rischio fiscale;
  • la certificazione, da parte di professionisti qualificati, quali avvocati e commercialisti, dei sistemi integrati di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale in ordine alla loro conformità ai principi contabili;
  • la gestione, nell'ambito del regime dell'adempimento collaborativo, anche di questioni riferibili a periodi d'imposta antecedenti all'ammissione al regime;
  • nuove e più penetranti forme di contraddittorio in favore dei contribuenti aderenti al regime dell'adempimento collaborativo;
  • procedure semplificate di regolarizzazione della posizione del contribuente che aderisca a indicazioni dell' AdE in materia di ravvedimenti operosi;
  • l'emanazione di un codice di condotta che disciplini i diritti e gli obblighi dell'amministrazione finanziaria e dei contribuenti;
  • la previsione di un periodo transitorio di osservazione che preceda l'esclusione del contribuente dal regime dell'adempimento collaborativo, in caso di violazioni fiscali non gravi;
  • il potenziamento degli effetti premiali connessi all'adesione al regime dell'adempimento collaborativo prevedendo, al ricorrere di specifici presupposti: l'esclusione o riduzione delle sanzioni amministrative tributarie; l'esclusione della punibilità del delitto di dichiarazione infedele; la riduzione dei termini di decadenza per l'attività di accertamento.

Infine, il decreto legislativo interviene in materia sanzionatoria prevedendo che la volontaria adozione di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale da parte di imprese che non posseggano i requisiti per aderire al regime dell'adempimento collaborativo comporti la riduzione delle sanzioni amministrative in materia tributaria e, eventualmente, la non punibilità del reato di dichiarazione infedele.

Focus sul ruolo dell'avvocato e del commercialista

Gli avvocati e i commercialisti, dotati di una qualificata esperienza, potranno rilasciare la suddetta certificazione, volta ad attestare che la società abbia adottato un idoneo sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, che si pone quale base per la formulazione dell'obbligazione tributaria. Tale certificazione, una volta rilasciata, dovrà poi essere periodicamente aggiornata dal professionista.

Il decreto prevede inoltre la riduzione del termine per l'accertamento fiscale, qualora il professionista abbia accertato la conformità delle dichiarazioni del contribuente alle scritture contabili e abbia altresì eseguito gli adempimenti, i controlli e le attività necessarie allo scopo.


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: