Il decreto infrastrutture modernizza il ricorso da presentare al Prefetto prevedendo anche l'invio a mezzo posta certificata

Ricorso al prefetto anche a mezzo pec

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Il ricorso al Prefetto si potrà inoltrare anche a mezzo pec. A stabilirlo è il decreto infrastrutture, di cui si attende la conversione definitiva in legge entro il 9 novembre.

Inoltro via pec tramite ufficio o comando

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Il provvedimento cambia il volto dell'art. 203 del Codice della Strada, stabilendo che i trasgressori che nei 60 giorni successivi alla contestazione o alla notificazione della multa non provvedano a effettuare il pagamento della sanzione nella misura ridotta, nei casi in cui è possibile farlo, possono fare ricorso al Prefetto presentandolo all'ufficio o al comando che ha effettuato l'accertamento o inviandolo tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure, ed è questa la novità, a mezzo pec.

Invio diretto all'ufficio del Prefetto

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Competente a decidere è il Prefetto del luogo dell'avvenuta contestazione e il ricorso, come prevede il comma 2 dell'art. 203 del Codice della Strada, potrà essere inoltrato anche direttamente all'Ufficio del Prefetto, anche in questo caso a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento e, se la novità del decreto infrastrutture verrà confermata, anche in modalità telematica, a mezzo pec o tramite un altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato, in base alle modalità previste dall'art. 65 del codice dell'amministrazione digitale, dlgs n. 82/2005.

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