Cosa succede se uno dei due genitori nega il consenso al vaccino del figlio minorenne? La decisione del tribunale di Monza

Consenso informato: cosa prevede la legge

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L'art. 3 della legge sul consenso informato n. 219/2017 prevede che: «il consenso informato al trattamento sanitario del minore è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale tenendo conto della volontà della persona minore, in relazione alla sua età e al suo grado di maturità, e avendo come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita del minore nel pieno rispetto della sua dignità».

Vaccino anti Covid 19 a minorenne: il caso

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Una madre, ricorreva ex art. 709-ter c.p.c per dirimere i contrasti con l'ex marito nell'esercizio della responsabilità genitoriale. In particolare, l'uomo, nonostante la volontà espressa dal figlio, negava il consenso al vaccino anti Covid-19.
Il padre, infatti, ha rifiutato l'assenso al vaccino, indipendentemente dalla volontà espressa dal figlio quindicenne.
La madre ricorrente, inoltre, evidenziava che, il pediatra del minore aveva fortemente raccomandato la vaccinazione del figlio, e che successivamente aveva acquisito il consenso dell'ex coniuge.
Conseguentemente la donna aveva fissato l'appuntamento presso il centro vaccinale per la somministrazione del vaccino al figlio. Quest'ultimo, inoltre, desiderava sottoporsi al vaccino anche per poter accedere liberamente alle attività sportive e scolastiche.
A ben vedere, secondo la ricorrente, la negazione al consenso del vaccino da parte del padre è stata del tutto improvvisa ed inaspettata e priva di valida motivazione.

Cosa ha statuito il tribunale adito

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Il Tribunale di Monza, con il decreto 22 luglio 2021, stabiliva che il rifiuto opposto dal padre era in contrasto con la disposizione di cui all'art. 3 della legge sul consenso informato n. 219/2017, in particolare con riguardo alla mancata considerazione della volontà manifestata dal figlio e con riferimento alla tutela della sua salute psicofisica. Difatti, la mancata di copertura vaccinale oltre al rischio di contrarre il virus, comporta molte limitazioni alla vita di relazione sociale.

In conclusione, sarebbe assolutamente necessaria una maggiore chiarezza sull'obbligatorietà o meno del vaccino, poiché appare alquanto anomala la decisione in commento su una questione che ad oggi non è prevista ed imposta dalla legge.
Ciò posto, il Tribunale di Monza, in considerazione del concreto pericolo per la salute del minore, e basandosi sul fatto che i vaccini sono considerati dalla comunità scientifica efficaci, autorizzava l'inoculazione del vaccino anti covid-19 e di fatto sospendeva temporaneamente la responsabilità del genitore contrario.


Foto: 123rf.com
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